Parlando di death metal, la piccola label
20 Buck Spin fa rima con qualità: negli ultimi anni infatti la label è diventata un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati grazie ad un catalogo d uscite sempre all'insegna del death più incontaminato, anche se a scapito dell'originalità della proposta.
"Steeping Corporeal Mess" dei
Fetid è quindi un debut album che si pone in decisa continuità con quanto proposto dall'etichetta americana finora e dai solchi del disco quello che emerge è una band votata in tutto e per tutto al death metal più primitivo e primordiale: la band infatti tiene federe al proprio nome ed in mezzora di ascolto inonda le nostre orecchie di riff feroci e grezzi ben sostenuti da una batteria senza troppi fronzoli che alterna blast beat quasi grind/crust a del sano tupa tupa, senza dimenticarsi di alzare il piede dall'acceleratore per propinarci gli immancabili rallentamenti dove possiamo dedicarci a del sano headbanging. I brani si susseguono senza intoppi ma non basta quel sentore di
Autopsy per fare di "Steeping Corporeal Mess" un lavoro memorabile e da avere a tutti i costi: nonostante gli ingredienti per soddisfare i fagocitatori di death metal ci siano tutti e l'attitudine dei Fetid sia reale e sincera, è evidente che la musica della band pecchi di quel quid in più che mette formazioni come
Ulthar,
Cerebral Rot o
Tomb Mold (giusto per restare nella scuderia 20 Buck Spin) una spanna sopra ai Nostri: trattandosi di un debutto si tratta chiaramente di un peccato veniale, ma è innegabile che sia questo l'aspetto su cui il gruppo dovrà lavorare maggiormente in futuro per potersi guadagnare un posto al sole.
Siamo comunque dinnanzi ad un lavoro fatto con passione e sincerità, e benchè lungi dall'essere un capolavoro questo "Steeping Corporeal Mess" promette se non altro di farvi trascorrere una mezzora di lurido e grezzo death metal. E di questi tempi non è poco.
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