Dopo otto anni di attesa gli hard rocker danesi
D-A-D escono col loro nuovo album, intitolato "
A Prayer For The Loud", che è il Il seguito di "
DIC.NII.LAN.DAFT.ERD.ARK" (2011).
Per nostra fortuna la band fà ciò che sa fare meglio e cioè suonare hard rock eccitante con energia dirompente e con canzoni orecchiabili e accattivanti, il giusto seguito di quei grandi e sottovalutati albums che furono "
No Fuel Left For The Pilgrims" e "
Riskin It It All[/I]".
A riprova di ciò, vi riporto ciò che i D-A-D hanno detto sul nuovo album:
"In passato, di tanto in tanto ci siamo imbattuti in nuove strade da percorrere per provare cose, che erano piuttosto lontane dal cuore di ciò che abbiamo sempre fatto. È stato molto divertente, ma questa volta abbiamo voluto tornare alla nostra essenza primigenia. Questa volta siamo veramente i D-A-D!"
Di questo nuovo lavoro dei danesi dirò solo una cosa, si candida ad essere una delle migliori uscite in ambito rock/metal per quest'anno. Il motivo è presto detto e si trova nel songwriting ispiratissimo e nell'esecuzione esplosiva dei Nostri che in 11 tracce condensano il meglio dell'heavy-rock datato 2019. Troverete musica pulsante, adrenalinica, ballate e mid-tempo guidate dai grandi melodie.
Le influenze vanno dal punk al southern rock, fino alle tendenze (ex) anni ‘90, dall’hard rock allo stoner, senza dimenticare un forte retrogusto country/blues presente soprattutto nei pezzi acustici.
"[I]Burning Star" ha l'effetto di una scossa elettrica sulle palle, col suo riff di chitarra tagliente, veloce che si muove su una base ritmica pulsante e ribollente come un mare di lava, la titletrack, ha una linea ipnotica e bluesy che esplode in un chorus metal al 100% che vi farà urlare, "
Nothing Ever Changes" è un mid tempo ritmato e nervoso, "
The Sky Is Made Of Blues" gioca tutto sul riff bluesy/rock di chitarra suadente ed energico allo stesso tempo, "
The Real Me" è un grande hard-rock con la solita chitarra nervosa e scattante ma dalle linee intrise di melodia.
Le vocals del buon
Jesper Binzer sono un vero trademark, forti e potenti ,"
No Doubt About It" è un roccioso 4/4, mentre a proposito delle ballads ne abbiamo due assolutamente esaltanti quali l'acustica/elettrica
"A Drug For The Heart" e "
If The World Just" vagamente Aerosmith-styled.
Ma la vera cigliegina sulla torta è rappresentata da "
Musical Chairs" una veloce hard/metal song che vi farà saltare dalla sedie - se siete seduti ovviamente - e che ricorda nel riffama i pezzi più veloci degli Ac Dc ( chi si ricorda "
This Means War" ?), "
Happy Days In Hell" e "
Time Is A Train" sono altri pezzi da 90, potenti e diretti ma che non perdono la verve scanzonata nella quale i
D-A-D sono maestri.
Un disco esaltante, energico, con in primo piano chitarre sferraglianti, vocals graffianti e melodie spaziali
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