Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:49 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. HUMANICIDE
  2. DIVINE DEFECTOR
  3. AGGRESSOR
  4. I CAME FOR BLOOD
  5. IMMORTAL BEHATED
  6. ALIVE AND SCREAMING
  7. THE PACK
  8. GHOST OF ME
  9. REVELATION SONG
  10. ON RATS AND MEN
  11. THE DAY I WALKED AWAY

Line up

  • Rob Cavestany: guitars
  • Mark Osegueda: vocals
  • Ted Aguilar: guitars
  • Damien Sisson: bass
  • Will Carroll: drums

Voto medio utenti

Sbadabanghete!! No, non mi sono bevuto quel poco di cervello che mi è rimasto, é la mia reazione al nuovo disco dei Death Angel; una sana mazzata nelle gengive.
Il ritorno dei californiani é un grande disco thrash metal tutto d’un pezzo ma che ha anche qualche deviazione nel metal estremo.
Se dovessi descriverli con un solo aggettivo sarebbe coerenti; si perché i nostri sono riconoscibilissimi al primo ascolto, fedeli alla prima linea e alla propria storia.
La titletrack e primo brano è un tuffo al cuore di puro thrash metal ottantiano con le palle brucianti; apertura epica con le chitarre che ricamano armonizzazioni.
Ma ecco la rasoiata velocissima con le vocals del buon Osegueda sugli scudi, rabbioso come non mai e il motore ritmico gira a mille; credetemi che questo brano farò molto male da vivo, e che solo gustoso.
Il bello salta fuori con il secondo brano “Divine detector”, brano cavalcata con chitarroni compressi ma che devia verso territori estremi.
Qui c’è un profumino death metal rivisto con l’ottica della band californiana; perché sentitevi lo stacco in blast beat con quei chitarroni cupi e minacciosi, e la voce strozzata di Osegueda per poi proseguire col thrash e mi saprete dire.
I came for blood”, é una rasoiata speed metal in odore di metal classico con qualche riferimento priestiano.
Il thrash metal é presente, con chitarroni serrati e marcia spedita con cori da battaglia pronti a devastare lo stage; grandissimi i solos di chitarra melodici e di puro metallo.
immortal behated” é un brano cupo, oscuro sorretto da un riffing nero, e quasi dissonante in questo mid tempo.
Un brano che serve un po' a fare tirare il fiato, ma con stile, perché la band in questi brani fa valere il proprio marchio con un chorus roccioso e ritmato con libidine e tanta sostanza.
The pack” é l’ennesima palla incatenata thrash metal ad alta gradazione violenta e senza compromessi.
Un mid tempo bruciante con riffing serratissimi, chorus e cori ottantiani; anche in questo caso le chitarre offrono una prestazione solista davvero superlativa.
La conclusiva ” Of rats and men” chiude degnamente questo album con un brano veloce, potente e diretto.
La voce di Osegueda é rabbiosa ma ricca di melodia nel chorus; le chitarre marciano serrate e la sezione ritmica picchia come un maglio, solo di alta classe nel finale.
Un disco spettacolare, che non dovrebbe mancare in nessuna collezione metal che si rispetti; buy or die on the thrash metal side!!
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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