Impossibile non amare un gruppo come i Malum: troppa la loro passione e la loro devozione alla nera fiamma per non ammirarli!
"Legion", che esce per la validissima Purity Through Fire, è un album praticamente perfetto.
Basta l'iniziale "The Sun Devouring Dragon" per capire tutto:
un paio di riff da tramandare ai posteri, una sezione ritmica che non concede nessuna tregua, le urla del leader Tyrant vomitate in faccia al mondo con tutto il loro sdegno, una generale atmosfera gelida fino al midollo.
Il resto dell'album non è certo da meno.
I Malum si inseriscono nel filone tracciato dai connazionali Horna e Sargeist e si fanno portavoce di un black metal "puro", misantropico e tagliente come rasoi, ed aggiungono una più marcata vena melodica, esaltata da inquietanti inserti di tastiera come nelle magistrali "Days of Slaughter and Destruction" e "Luciferian Legion", che rende la musica del gruppo di Turku irresistibile perché pregna di un fascino davvero malevolo.
Qui, signori miei, si respira satana a pieni polmoni e, per quanto possa essere scontato quello che ho appena scritto, il black metal questo deve essere e i Malum lo sanno perfettamente.
Se non vi piace "Legion" non vi piace il black metal.
Se non vi piace un album come questo, accontentavi delle ultime puttanate di gente come i Dimmu Borgir e fingete che quello sia il metallo nero.
Se non vi piacciono i Malum non avete capito lo spirito, il senso, del genere che suonano i nostri.
Il mercato discografico è pieno di plastica, lo dico spesso, e proprio per questo motivo quando vengono fuori album come "Legion" bisogna comprarli, amarli e viverne il nero assoluto: tutto questo, infatti, diventerà sempre più raro e, dunque, più prezioso.
E' vero che i Malum non inventano niente di nuovo.
Non lo posso negare.
Ma se la qualità è questa, beh francamente non me ne frega niente e tesso le lodi di un album semplicemente splendido come "Legion".

Spero che molti di voi facciano lo stesso.