Come le onde del mare che possono frangersi con prepotenza sugli scogli, o lambire delicatamente la riva, così la musica dei Fen, la band post-black inglese attiva dal 2006, graffia e accarezza in un moto perpetuo di continuo mutamento.
I Fen, che dal black metal atmosferico degli esordi si sono spinti sempre più verso lidi post-black e shoegaze, non hanno mai perso la loro identità, mantenendo un sound e una formula personale immediatamente identificabile.
L'EP Stone and Sea, che esce solo come vinile in edizione limitata, presenta i 3 brani già pubblicati nello split album con gli Sleepwalker del 2016, rimasterizzati specificatamente per vinile.
Un'opera di breve durata ma di grande caratura che permette di saggiare la complessità e apprezzare il valore della band. Chi segue da lunga data i Fen potrà invece godere di un altro segmento di ottima musica, venti minuti intensi e preziosi, in cui la band dimostra le sue capacità di fondere parti più aggressive con raffinate parti melodiche dal sapore nostalgico, dove però trovano spazio anche spazi ambient e folk.
Tre brani che avanzano e si ritraggono come una marea, alternando eleganti passaggi di reminiscenza squisitamente pinkfloydiana e passaggi più aggressivi in tipica matrice Fen. Un album plasmato con naturalezza, che nel suo denso fluire arriva a lambire le coste di un terreno più roccioso e aggressivo, ritraendosi poi delicatamente in ambienti delicati e nostalgici, con un continuo alternarsi tra clean e screaming vocals.
L'album, come dichiarato dalla band stessa, è un tributo alle friabili rocce della costa orientale inglese e agli spiriti inquieti che giacciono sotto le onde.
Un omaggio malinconico e sognante che si pone come altra grande opera nella discografia nella band.