Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:72 min.
Etichetta:Black Tears of Death

Tracklist

  1. OF A DEAD UNIVERSE
  2. DEVOURED
  3. A GHOST IN HALF LIGHT
  4. THE IDLE HOUR
  5. NEWBORN MISERY
  6. SHORES OF SILENCE
  7. IN THE VAULT
  8. THE THING ON THE DOORSTEP
  9. PROVIDENCE, 1937-03-15
  10. CORRIDORS (LIVE)
  11. LET'S FUCKING DIE (IMPALED NAZARENE COVER)
  12. BEYOND THE GREAT VAST FOREST (EMPEROR COVER)

Line up

Non disponibile

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La label nostrana Black Tears celebra con una sorta di “best of”, una migliori black metal band nostrane di taglio melodico.
La band spezzina viene celebrata con questa seconda compilation chiamata “The Legacy II”, perché questo è un secondo capitolo, il primo è uscito nel 2008.
Partiamo dalla opener ” Of a dead universe”, dal riff acustico di taglio dark/goth metal subito elettrificato in un corposo up tempo e poi sostenuto da un blast beats tellurico ed uno screaming acidissimo.
Il brano ha questa componente goth metal inserita in questo brano in modo perfetto, che non toglie nulla all’aura aggressiva ma anzi ne aumenta il taglio decadente.
The idle hour” viene introdotta da un solo di flauto traverso melodico ed è un brano melodic black dal taglio malinconico.
Le chitarre sono potenti e melodiche, con lo screaming iroso e alto; le tastiere reggono bene l’impianto atmosferico e oscuro del brano che ha anche una bella parte acustica.
The newborn misery” invece é un brano dal taglio swedish black furioso con bast beats, riffing in tremolo e uno screaming alto e acido.
La melodia é presente nel riffing delle chitarre; c’è anche una gustosa parte cadenzata, una sorta di cavalcata con la batteria che cambia tempo e con aperture melodiche di chitarra.
In the vault”, inizia con un arpeggio dissonante e dal sapore nero e svedese con una voce pulita ed evocativa.
Il brano amplifica la potenza del brano elettrificando le chitarre in un mid tempo pesante e nero; lo screaming é alto e colmo d’ira.
Questo dualismo tra parte acustica, atmosferica e parte più elettrica, maligna e black metal rende il brano godibile e veramente ben fatto.
Il brano “Providence, 1937-03-15”, é un tributo al grande genio dell’horror H.P. Lovecraft; un brano dall’atmosfera orrorifica con un bel arpeggio acustico di chitarra e una voce sussurrante a dipingere scenari oscuri.
A concludere il tutto due cover degli Impaled Nazarene ed Emperor; una chiusa adeguata al genere di riferimento.
Una buona antologia per conoscere il gruppo in questione, gli appassionanti della band non mancheranno, ma soprattutto i neofiti che magari per curiosità vogliono scoprire musica nostrana di valore.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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