Copertina 8

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2019
Durata:41 min.
Etichetta:Avantgarde Music

Tracklist

  1. LET THE DEVIL IN
  2. BITTER TEARS AND GRAVE DIRT
  3. FACE DOWN IN THE BLOOD AND PISS
  4. KNOW THERE IS ART IN DEATH

Line up

  • Þórir: all instruments
  • Lee Bullock: vocals
  • François Boyenval: cello

Voto medio utenti

Avevo conosciuto i francesi Nyss in occasione del loro debut sulla lunga distanza, quel "Princesse Terre" che mi aveva colpito per il talento di un gruppo certamente fuori dagli schemi.
Il nuovo album "Dépayser", anche questo rilasciato dalla nostra Avantgarde Music, sebbene, come appena detto, conoscessi la proposta del gruppo mi ha letteralmente spiazzato per via di una evoluzione che difficilmente era ipotizzabile ai tempi dell'esordio.
L'inserimento in lineup di un violoncellista che con il suo strumento caratterizza fortemente ogni brano, del resto, era una spia del cambiamento incontro al quale i Nyss stavano andando, un cambiamento che, partendo dal black metal, giunge ad un ibrido sonoro difficilmente catalogabile che riesce ad amalgamare tante "cose" diverse.
Basti pensare, infatti, che nei quattro brani dell'album, per oltre quaranta minuti di musica, sarà facile scorgere echi di Ved Buens Ende per la follia compositiva, dei Deathspell Omega per l'uso di certe dissonanze, dei Behemoth per gli spunti epici ai limiti del death, così come sarà inevitabile cogliere un approccio atmosferico di matrice "post" da un lato e sinfonico dall'altro, il tutto all'insegna di una musica spesso melanconica, contorta, complessa, multiforme ed in continua variazione.
I lidi avantguardistici che vengono lambiti da "Dépayser" non ne intaccano l'impatto black metal, così come le liquide soluzioni quasi post rock si intrecciano perfettamente con le partiture più violente senza stonare mai e senza dare l'impressione che qualcosa sia "forzato" o fuori dalle righe.
Il pregio più grande che riconosco ai Nyss, oltre all'indubbia perizia tecnica e ad un cantante versatile come pochi, è la capacità di fondere perfettamente tante anime diverse, tanto che se amate il doom, il black, l'epic, le atmosfere tristi, le inflessioni post rock, gli intrecci cervellotici o la furia iconoclasta, in ogni caso, l'album vi piacerà perché nei brani troverete, senza dubbio, quel passaggio che meglio si avvicinerà ai vostri gusti o al vostro spirito.
"Dépayser", dunque, è un album di indiscutibile valore e qualità che ci presenta un gruppo in forte ascesa e padrone della sua musica, un gruppo nel quale fa benissimo la Avantgarde a credere, così come fareste benissimo voi a scoprirlo e ad innamorarvene.

Certamente uno dei migliori dischi dell'anno.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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