Troppo spesso il mondo metal si prende troppo sul serio. e di esempi ognuno di noi potrebbe farne a dozzine come spesso accade in interminabili discussioni davanti ad un monitor del pc.
Ogni tanto capita però di imbattersi - e non mi dite che non vi è mai successo - in quelle band il cui scopo è quello di divertirsi a suonare il più rumorosamente e velocemente possibile solo per il gusto di fare del casino e sbattere qualche testa con violenza.
E’ questo il caso degli
Scumripper, tre fuori-di-zucca provenienti dalla Finlandia, il cui unico scopo è quello di imbracciare gli strumenti per suonare una forma di metal proteiforme ottantiano in cui si uniscono e si mischiano fra loro elementi thrash, death e punk in cui è presente una forte componente ironica.
Ovviamente ad un distorto volume fra l’alto e l’altissimo, perché questo è l’unico modo di ascoltare
“All veins blazing”.
In poco più di venti minuti la band si sporca le mani ammiccando a
Celtic Frost, Repulsion, Abscess e al più sguaiato hardcore punk americano, in maniera molto convincente anzi, direi proprio in maniera sentita. Un sound minimale che trasuda di presa diretta in un nebbioso scantinato e titoli che son tutto un programma – la titletrack rimanda a
“All guns blazing” dei
Judas Priest, “Eight rapes a week” suona come la beatlesiana
“Eight days a week” per non parlare di
“Nuns ‘n’ Doses” , peccato non avere a portata di mano i testi – fanno di “
All veins blazing” un disco festaiolo e perfetto come sottofondo per ripetute escursioni a base di malto e orzo..
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