Nati in tempo zero dalle ceneri dei ferali
Vorum, i
Concrete Winds non hanno pensato di ammorbidire di una virgola il proprio suono.
Death metal spurio con spruzzate noise in cui coabita una urlante anima grind, questo è in poche parole il contenuto dei sette brani che compongono
“Primitive force”. Sette canzoni nate per annichilire, un cieco assalto all’arma bianca il cui unico scopo è quello di fare terra bruciata intorno a sé, un unico grido di furiosa rabbia che chiede solo di tagliare, sminuzzare, schiacciare.
Giusto per farvi una idea: mettete in uno shaker
Venom, Sarcofago, Nunslaughter, Converge, un pizzico di
Morbid Angel agitate fino a slogarvi polso, gomito e spalla togliete il coperchio e otterrete il suono di
“Primitive Force”.
Ovviamente è un disco per pochi, solo per coloro che apprezzano il caos organizzato pregno di odio con gli strumenti sparati a mille.
In ogni caso, bisogna esser capaci di fare anche questo.
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