Gli
Smoulder sono di Toronto, Canada, e pubblicano il loro primo full-length per la sempre attiva
Cruz del Sur. Una band interessante, che propone uno stile classic metal con venature epiche ed un tocco di freschezza contemporanea. Possiamo collocarli nella nicchia neo-heavy che comprende formazioni come The Sword, Bible of the Devil, Saviours, Ruby the Hatchet, con la differenza che il gruppo dell’Ontario si avvale della cantante
Sarah Ann, le cui tonalità drammatiche forniscono un retrogusto personale ai brani dell’album.
Sei canzoni medio-lunghe, tra le quali spiccano l’esteso epic-doom “
Black god kiss”che unisce cadenze lente e solenni ad un chitarrismo quasi maideniano, il potente ed accellerato episodio da headbanging “
Bastard steel” e le strutture articolate, epiche, barbariche, di “
Ilian of Garathorm” e “
The sword woman” immerse in un’atmosfera che evoca feroci scontri tra guerrieri nerboruti, sinistre leggende primordiali, magie occulte e sanguinose guerre senza fine.
Esordio sicuramente positivo, nel quale confluiscono richiami alla classicità metal più datata ma anche una buona capacità di rilettura in maniera autonoma, ottima performance strumentale e vocale, songwriting non superficiale e tutt’altro che scontato.
Una band da seguire nel futuro.
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