I
Visions Of Atlantis hanno dalla loro una determinazione invidiabile (dal 2002 a oggi gli austriaci non si sono mai fermati nonostante l’instabilità della line-up) e un innato gusto melodico (e qui il merito va alla coppia
Guaitoli/Delauney).
Detto questo
“Wanderers” denota una
coerenza quasi insopportabile, frutto di anni di attento e approfondito studio dell’universo symphonic metal
female-fronted guidato da
Nightwish,
Epica e
Within Temptation.
Se brani come
“Bring The Storm” (dalle armonie spigolose) o
“Memento” (battagliera e a tratti progressiva) lasciano trasparire le indubbie doti del combo, episodi del calibro dell’introduttiva
“Release My Symphony” (che sembra provenire dalle session di
“Once”),
“Heroes Of The Dawn” (con gli elementi folk/celtici cari a
Tuomas Holopainen) o
“The Siren & The Sailor” (chi ha detto
Kamelot?) "deludono" per una preoccupante mancanza di personalità.
Abbondano le ballad pianistiche (
“Nothing Last Forever”, “Into The Light”, “Wanderers”), così come certi "ibridi" power metal/mid-tempo di scuola 80s (
“A Journey To Remember”, “In And Out Of Love”), e il tutto viene meravigliosamente confezionato come vuole la tradizione.
Coraggio,
Visions Of Atlantis: vi manca solo questo per sfondare veramente.
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