Copertina 4

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:37 min.
Etichetta:Osmose
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TYRANT OF HELLS LAND
  2. HELLS VOCIFERATION
  3. FATHER IN HEAVEN
  4. THE ECSTASY OF HOLOCAUST
  5. SELFDESTRUCTIVE SALVATION
  6. OUT FROM THE COLD - SNAIGHT TO HELL
  7. BLACK METAL SLAUGHTER
  8. THE PUNISHMENT OF PURE HELLPAIN
  9. SATANS DEVILSAW
  10. DOMESTICATOR
  11. SLUT - FUCK - CULT
  12. MORBID CHAINSAW EXTERMINATION

Line up

Non disponibile

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Chissà perché quest'album mi ha fatto venire in mente una classica scena da film americano degli anni ottanta... Il buon protagonista si trova in difficoltà, magari è solo uno studente sfigatello di una scuola superiore di qualche sperduta cittadina in cui si è trasferito da pochi giorni dopo la separazione dei genitori. Ebbene, il suo problema è sempre rappresentato da un gruppetto di ragazzi vestiti di nero, con giubbotti di jeans, metallari poco intelligenti e di dubbio aspetto fisico che girano sempre insieme, accompagnati dalla loro musica demoniaca e impegnati a dar fastidio a povere creature indifese come il nostro protagonista. I Bestial Mockery mi danno proprio l'idea di un tipico gruppo da sottofondo a una storia del genere, con il loro black/death/thrash metal grezzo ed estremamente ignorante, dove il linguaggio preferito prevede parole come 'inferno', 'olocausto', 'satana', 'fuck', e altre amenità del genere. Dove la velocità è sempre estremamente sostenuta, e si dimostra perfetta solo per accompagnare una corsa in macchina perché per il resto di musica da ascoltare con attenzione ce n'è veramente poca. Tra assoli casuali di dubbio gusto, intermezzi in cui uno dei metallozzi di cui parlavamo sopra si esibisce in uno sproloquio a base di 'fuck' assolutamente risibile o dove a farla da padrona si presenta la classica motosega. Insomma, tutti stereotipi di bassissima lega, a partire da una copertina tra le più brutte che abbia mai visto. Forse il difetto principale di "Gospel Of The Dead" è quello di rimanere a metà tra il briciolo di serietà e lo scherzo completo, in quel limbo in cui l'ascoltatore non sa mai se credere alle intenzioni della band (e in questo caso bollare l'album come una schifezza assoluta) o considerare i Bestial Mockery una burla con cui passare poco più di mezz'ora di divertimento. Purtroppo nessuna delle due strade viene percorsa con successo, e il gruppo svedese non può fregiarsi di alcun titolo di credibilità. Completamente inutili.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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