Gran bel disco questo ep degli spagnoli Wormed, personalmente non li conoscevo, ma ecco un gruppo estremo da farmi drizzare le antenne.
I nostri tornano dopo tre anni di distanza dal precedente Krighsu, ma con un prodotto di alta qualità assoluta e che potrebbe essere benissimo usato come colonna sonora per un fantahorror.
L’opener “Remote void”, é semplicemente devastante nella sua brutalità e assalto continuo con devastanti blast beats, riffing spezzati e controtempi che mostrano la grande tecnica di questo gruppo spagnolo.
Il singer ha un timbro profondissimo e cavernoso, le chitarre grattano con riffing serrati e melodie dissonanti, mentre la sezione ritmica cambia tempo con una naturalezza disarmante.
“Cryptoubiquity”, assale subito con un blast beats e doppia cassa all’unisono; i riffing in tremolo con cambi di tempo gestiti alla perfezione rendono bene il brutal/ death dei nostri.
Non é tecnica strumentale fine a se stessa, qui l’assalto é ragionato e anche le melodie dissonanti create dai riffing rendono bene la tensione del brano, con il growl del singer profondo e cavernoso, il brano termina con un tappeto di synth ad alta tensione.
“Bionic, relic”, é un brano dai tempi spezzati gestiti dalla doppia cassa con assalti in blast beats e riffing che si contorcono con un growl profondissimo.
Qui la tecnica é al servizio dell’assalto della band che non si fa scrupolo di mitragliare l’ascoltatore con dissonanze unito a blast beats.
“E-xystem://ce”, é un titolo abbastanza bizzarro per un brano, ma se guardiamo al concept che muove la band, é assolutamente azzeccato.
Un tappeto di piano ci apre le porte dell’inferno spaziale in questa crociera dispersa con riffing spezzati e controtempi.
Il blast beats interviene brutalmente in questo brano con cadenze e dissonanze di riff in tremolo, il growl é minaccioso e profondo, un brano che assale e devasta ma con una tensione emotiva che deflagra nel finale.
Un ep devastante nonostante la sue brevità, ma che fa parlare la musica assalendo l’ascoltatore; si viene portati nello spazio profondo e inospitale verso dimensioni terribili.