Che bella la nostra musica
I
No Bros celebrano il 45° anniversario della loro carriera con un nuovo full length “
Export Of Hell” …. E io nenache sapevo chi fossero!
Che belle la nostra musica che ti consente di scoprire sempre “nuove” realtà ….
Ad ogni buon conto, se un gruppo suona da cosi tanto tempo, qualche freccia al proprio arco dovrà pur averla e per quanto mi riguarda è sicuramente il songwriting, fresco – seppur vintage nei suoi rimandi ai Deep Purple – grintoso e ben eseguito.
Per le vocals, per l’occasione è stato assoldato il nuovo singer Walt Stuefer che tenta di assomigliare al grande Ian Gillan, senza peraltro riuscirci, pur non avendo una brutta voce.
Ma veniamo alle canzoni e qui gli amanti dell'hard rock dei 70'/80' avranno pane per i loro denti.
"
This Is No Bros" apre le danze con un bel piglio blues, "
Love Or Hate Me" è una semi ballad elettrica e da qui in poi l'intreccio chitarre/keyboards sarà una costante lungo tutto l'album che prosegue mantenendosi su ritmiche mid tempo,
“Fade” è un lento, cadenzato e potente con un bel bridge centrale con tanto di solo dell’hammond, la titletrack a discapito del titolo è un brano tutto sommato tranquillo e forse neanche tanto incisivo che però si pregia di un bel solo con l’hammond che qui assume una tonalità un po’ space rock alla Rockets, “
Ripped To Pieces” ha invece un bel riff metal tipicamente ottantiano ed è uno dei pezzi migliori insieme ad “
Alcohol And Bad Decisions”, grande pezzo hard rock stile Purple con la chitarra che ruggisce, “
Rainbow In The Dust” è un brevissimo strumentale cosi come “
Way Down To The Edelweiss” questo ben più corposo, intrigante e tipicamente purpelliano al 100%.
"
Theatre Of Dreams" assomiglia nel riff iniziale al “
The Cut Runs Deep” pezzo semisconosciuto dei Purple tratto da “Slaves And Masters”, album ampiamente sottovalutato a mio parere.
Sorprendentemente, molto brillanti sono anche le bonus tracks che in realtà poi non sono altro che classici della band ri-registrati (“
Holiday With Hh” e “
Black Maiden”) e “
Little Boy” tratta dall’album “Commander Of Pain” degli Schubert In Rock super-band Allstar-Project.
In aggiunta a ciò è da segnalare la presenza di una “crossover song” “
Thousand Years Of Austro Rock” scritta con l’aiuto e la partecipazione di molti amici di altre band austriache.
Non c'è che dire, i No Bros sono stati davvero un bella scoperta, ne consiglio l'ascolto.
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