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Velvet Viper escono col quarto album "
The Pale Man Is Holding a Broken Heart" che ci offre un gran lavoro nel songwriting da parte del duo Weinhold/Marx e che funge idealmente da collegamento col primo album del 1990.
Il sound, prodotto da Tommy Newton agli Area 51 Recording Studios, è più heavy e distinto rispetto al precedente album "Respice Finem“, e riflette il live sound della band.
Le lyrics coprono temi fantastici e onirici / fantasy ma anche tematiche alla Shakespeare's "King Lear" ("
The Wheel Has Come Full Circle") o alla Richard Wagner's "The Ring of the Nibelung« in "
Götterdämmerung", mentre "
One-Eyed Ruler" si basa sulla mitologia nordica di Odino che ha sacrificato un suo occhio.
Insomma, tematiche e musiche epic e anche dark heavy metal, ma c'è un ma .... ascoltando il disco c'è qualcosa che non mi convince appieno.
Innanzitutto la singer Jutta Weinhold che seppur brava e volonterosa cerca di assomigliare troppo ad un Ronnie James Dio al femminile ( aarghhh!!) e poi le melodie, ad eccezione di alcuni brani di buona fattura e discreto impatto, sono un pò troppo legnose e slegate fra di loro. Ascoltando il disco mi è capitato di avere dei cali di concentrazione proprio perchè le canzoni non riescono a tenere costante l'attenzione dell'ascoltatore che a volte "gira un pò a vuoto" fra una canzone e l'altra.
In sostanza non è assolutamente un brutto disco, tra l'altro ha pure una bella copertina, tuttavia una maggior solidità e compattezza nel songwriting a mio parere avrebbero giovato alla resa finale.
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