Non me l'aspettavo.
Le prime note dei trailer, le liner notes della AFM, la bella
Erica Ohlsson esibita nelle foto a mò di trofeo (e basta)... la scala
Amaranthe nella mia testa cominciava a vibrare pericolosamente.
E invece, i
Metalite, qui al secondo lavoro sulla lunga distanza, mi buttano lì un dischetto dove la maledetta componente elettronica è presente, ma è dosata davvero con intelligenza, rendendo il suono moderno sì, ma senza snaturarlo dalla sua matrice metal, ché qua i ragazzi pestano come dio comanda.
La bella Erica, peraltro, è anche e sopratutto
brava, per cui le canzoni, seppur non facciano saltare sulla sedia, sono piacevoli, potenti e tutte intorno ai 4 minuti, per cui scorrono via con piacere. E comunque, signori miei, finché una donna farà scalpore in una band, c'è margine di miglioramento per il QI del metallaro medio. Qui poi hanno anche LA batterista, o signur!!!
Le mie preferite? Le più veloci, tipo "
Far from the Sanctuary", "
World on Fire", la powerosa "
Eye of the Storm", ma anche la title track si difende, e anche bene, a cavallo continuamente tra il power, un heavy classico ben cantato, e quelle tastierine che mannaggia a loro non so se odiarle per sempre o, usate così, non considerarle come il coriandolo nella
caesar salad.
Insomma, "
Biomechanicals" è un bel dischetto, più vicino a Within Temptaion o Delain se vi serve una pietra di paragone, ma va giù bene e non si
Amarantha più di tanto, per fortuna!
P.S. Ma la copertina, dio santo, ve la siete fatta disegnare da uno sotto crack che vi doveva dei soldi???
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