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Bestialord sono di Wichita, Kansas, e questo è il loro secondo album, seguito dell'esordio "Law of the burning" (2018). Il trio americano propone un doom molto metallico e pesante, pieno di riff granitici e voce aspra e maligna vagamente black metal, ma anche qualche elemento più rock specie negli assoli di chitarra, sempre puliti ed incisivi. La formula a volte funziona bene, dando vita a brani massicci e sinistramente cattivi ("
Black mass wedding", "
This world my tomb", "
Dr Phibes"), in altri casi appare un pò piatta e ripetitiva. Apprezzabile comunque lo sforzo di caratterizzare ogni singolo episodio, inserendo cambi di ritmo e piccole sfumature diverse, anche se non sempre coronato da successo. La canzone che sintetizza meglio tutte le caratteristiche della band statunitense è la tellurica "
Writhe with serpents", un macigno di metal oscuro con la consistenza del granito. Bene anche la conclusiva "
Now it begins", tetra e con qualche sfumatura ieratica ma sempre in un contesto di poderosa grevità metallica.
Un passo avanti nella crescita di questa formazione, rispetto al debutto più grezzo e caotico, anche se al momento i
Bestialord si collocano nel livello medio del genere.
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