Il nuovo album degli americani
Minenwerfer è un lavoro
sorprendente.Le tematiche incentrate intorno alle vicende della prima guerra mondiale, che da sempre sono il concept sul quale il gruppo costruisce la sua musica, in questa occasione vengono sublimate in un album che, descrivendo l'aspra realtà degli inverni sul fronte italiano delle Alpi, riesce nel difficilissimo compito di rendere testi e musica una cosa sola, un singolo fluire di inaspettate emozioni ed indimenticabili atmosfere che riportano, davanti ai nostri occhi, un periodo storico tanto terribile quanto affascinante.
Il black metal di
"Alpenpässe" si è fatto complesso, ricco di sfaccettature, violentissimo e dissonante quando sono le armi a parlare, capace di stupefacenti melodie quando è il cuore degli uomini, sanguinante, ad urlare il suo dolore, epico e stentoreo nel suo essere permeato dalla guerra e dalla sua importanza storica, e sempre in delizioso bilico tra riferimenti al passato del genere ed evoluzioni più moderne che, in ogni caso, non snaturano l'anima di un suono possente, brutale e minaccioso in ogni sua inflessione.
Ovviamente al centro di tutto c'è la guerra: nei suoni, nei rumori, nelle parole, nelle atmosfere.
Essa guarda dall'alto ed esprime tutto il suo disprezzo per la vita degli uomini, ma da anche spazio all'eroismo ed ai valori.
La musica fa la stessa cosa.
I brani, anche molto lunghi (l'iniziale, clamorosa,
"Der Blutharsch" dura oltre 18 minuti...), alternano furia ed armonie con stupefacente leggiadria riuscendo a dipingere un quadro sbiadito ed in parte bruciato la cui essenza viene rappresentata, in maniera efficacissima, da un artwork che fornisce subito il senso di un album distante dalla mediocrità imperante poiché ricco di forza, ricco di storia e ricco di una passione molto fuori dal comune.
"Alpenpässe" è qualcosa che va al di là del semplice concetto di musica: qui dentro c'è una vera e propria esperienza sensoriale, una esperienza durissima, triste, per tanti versi sconvolgente, ma magnifica nella sua purezza e nella sua forza quasi catartica.
Il vento che sferza le cime dei monti, i soldati che lottano e muoiono per un ideale o solo per la stupidità di qualcuno, la magnificenza dell'epos musicale, l'urlo disperato di melodie senza confini, un controllo di ritmi e partiture che non mostra una sbavatura, suoni perfetti, urla e voci declamatorie... tutto convive in sorprendente equilibrio in un album impeccabile dall'inizio alla fine, un album che ci riconcilia con il concetto di grande musica e di grande storia sebbene tutti noi, purtroppo, dalla storia sembriamo non riuscire ad imparare, incapaci, come siamo, di evitare gli stessi errori di sempre.
I
Minenwerfer ci raccontato tutto questo e lo fanno con un qualcosa che altro non è se non un capolavoro e che tale resta a prescindere dal genere musicale o dai gusti di ognuno di noi poiché qui dentro, semplicemente, ognuno potrà trovare un pezzo di se stesso e della propria anima.
Non crediate di poter bollare
"Alpenpässe" come un semplice album dedicato alla guerra: qui siamo decisamente oltre e spero sappiate osare nell'avventurarvi all'interno di un viaggio indietro nel tempo quando molto di ciò che siamo oggi veniva edificato sul sacrificio di tanti.
Pura arte.