Gli ateniesi
Planet of Zeus, nell'arco di una decina d'anni di attività, hanno ottenuto un buon successo underground in patria. Quattro album in studio ed un live, che li hanno gradualmente portati anche all'attenzione del panorama internazionale. Da poco hanno firmato per la nostra
Heavy Psych Sounds, per la quale esce il nuovo "
Faith in Physics".
Heavy rock stonerizzato, molto orientato verso le moderne tendenze statunitensi, in scia a formazioni come Clutch, Gozu, Sasquatch, Mos Generator, ecc. Brani serrati, ruvidi, energici, che puntano ad un impatto diretto ed immediato ma senza dimenticare di inserire qualche colorazione, melodica o strumentale, che li caratterizzi. Così nel lavoro troviamo episodi dal tiro adrenalinico, come la feroce e punkeggiante "
Revolution cookbook", insieme a canzoni orecchiabili ed insinuanti che non sfigurerebbero su un album di Fallon e soci ("
Man vs. God", "
All these happy people") ed ancora situazioni più acide e psichedeliche, vedi "
On parole" e la sua coda di deliquio chitarristico o il lungo percorso, non del tutto riuscito, "
King of the circus". La voce di
Babis Papanikolaou si adatta meritevolmente a tutte le situazioni, quelle più aggressive e quelle più melodiche ("
Your song"), sostenuto da una sezione ritmica davvero solida e flessibile. In qualche caso, ad esempio "
Gasoline" o "
Let them burn", compaiono echi del rock asciutto e potente di Audioslave, Mustash o di quello più trasversale dei conterranei e concittadini Nightstalker, ma si tratta di richiami che non tolgono mordente ai brani.
Tanto rock, buon groove, qualche pennellata heavy-stoner, un pizzico di acidità fumosa, la prova è sicuramente positiva. Manca ancora qualche hit veramente memorabile, ma si percepisce che la band ellenica ha accumulato grande esperienza e riesce a ben figurare anche al cospetto delle realtà extra-nazionali.
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