Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:70 min.
Etichetta:Rising Sun
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. CALCULATION TOWERS
  2. STYGMATIZED
  3. THE VOID
  4. SLEEP
  5. EARTH CHILDREN
  6. OMEGA
  7. WHY
  8. THE HUMAN TWILIGHTZONE
  9. AT THE END OF MY DAZE
  10. MY FAILURE REVEALS
  11. SCARS
  12. THE WAY OF LIGHT

Line up

  • Ritchie Krenmaier: vocals
  • Günter Maier: guitars, keyboards
  • Ali Hilzensauer: bass
  • Herb Greisberger: drums

Voto medio utenti

Quello che non manca a "The Human Twilight Zone" è sicuramente il feeling, certo anche a costo di perdere un po' di immediatezza, dato che ad esempio uno dei pezzi più belli dell'intero album, "Sleep", sfora i 16 minuti. Temo che quindi gli Stygma IV possano essere penalizzati da un certo approccio alla musica che sta sempre più prendendo piede: mi scarico l'MP3 ...od il sampler, se mi piace bene, altrimenti sotto con un altro. Troppo usa e getta per i miei gusti. Dopo 12 anni di attività gli austriaci Stygma IV hanno finalmente trovato il loro monicker definitivo (dopo essere passati da Big Heat a Stigmata ed infine a Stigmata IV) ma sul piano musicale non avevano mai avuto tentennamenti (sebbene il precedente "Phobia" non mi avesse convinto del tutto), un Heavy Metal complesso dai toni dark, che deve sicuramente molto ai Savatage, dove convivono perfettamente melodia e parti più sostenute. Il tutto ben interpretato dalla voce drammatica e roca di Ritchie Krenmaier, un singer accostabile sia a Dirk Thurisch che a Jon Oliva, ma che mi ricorda molto pure Blackie Lawless e Dee Snider. I brani sono sempre corredati da testi intelligenti e mai banali, anche se è inusuale la scelta di inserirne nel booklet solo alcuni versi, credo per focalizzare meglio gli argomenti trattati (comunque le liriche complete sono disponibili sul sito del gruppo). E' così ad esempio evidente come "Earth Children" sia stata ispirata dalla tragedia iniziata l'11 Settembre a New York, e penso che sia il primo caso di un brano che tratta l'argomento, anche se non sarà certamente l'ultimo. Tra i pezzi migliori si segnala l'aggressiva accoppiata che apre l'album: "Calculation towers" e "Stygmatized", quindi "Why" una quasi-ballad atipica (e già questo spiega perché mi sia piaciuta!) e sopratutto il metal dai toni progressive di "Sleep", brano su cui Günter Maier deve aver lavorato parecchio (e bene!). Credo che chi ha apprezzato gli ultimi lavori degli Angel Dust non sarà deluso dall'ascolto di "The Human Twilight Zone". Anzi, a dispetto dello stesso voto che ho dato a "Of Human Bondage", di fronte ad un ipotetico ballottaggio la mia preferenza andrebbe agli Stygma IV.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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