Come auspicato in occasione di "Divinity", gli
Altaria, giunti al terzo appuntamento discografico, fanno finalmente un gran balzo in avanti, qualitativamente e per la convinzione messa in campo. Dobbiamo però anche registrare l'uscita dal gruppo del chitarrista Jani Liimatainen, deciso a concentrarsi sui sempre più lanciati Sonata Arctica, sostituito da J-P Alanen, proveniente dai Celesty ed in grado di non far rimpiangere il suo predecessore. Sempre in tema di formazione, grande conferma per Taage Laiho, vocalist entrato negli Altaria solo a partire dal secondo album e sicuramente uno dei maggiori artefici del miglioramento messo in mostra dal gruppo finlandese. Gli Altaria calibrano al meglio il punto d’incontro tra il Melodic Hard Rock, l'Heavy ottantiano ed il Power Metal più attuale, con le melodie che trasudano dai brani sin dai primi pezzi, "Disciples" e "Valley Of Rainbows", quest'ultimo un brano decisamente catchy e con ammiccamenti all'AOR, non per nulla scelto come singolo apripista. Sebbene gli Altaria puntino molto sulle melodie non sempre riescono a diversificarle come dovrebbero, e ad esempio quelle su "Frozen Hearts", "Chosen One" o "Access Denied" non fanno la differenza. Così tra i pezzi che si mettono maggiormente in evidenza troviamo le veloci "Crucifix" e "Outlaw Blood" (che devono molto ai Sonata Arctica), e non è male nemmeno la ritmata "Showdown", in un improbabile incrocio tra Hammerfall e Warrant. A dirla tutta, una delle canzoni migliori del disco è la lunga ed elaborata bonus track, l'atmosferica "The Dying Flame", che dopo un bell'inizio acustico si vivacizza acquistando toni maggiormente enfatici ed epici.
"The Fallen Empire" è arricchito dalla presenza, come ospiti per un paio di assoli, di Rowan Robertson (chitarrista che ha suonato al fianco di R.J. Dio) e del tastierista dei Sonata Arctica Henrik Klingenberg, ed è supportato anche da una produzione, a cura di Jonas Kjellgren, all’altezza, peccato che la copertina sia invece una delle più banali ed impersonali tra quelle che si sono viste negli ultimi tempi.
Un gruppo in crescita e sempre più convincente.
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