Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:47 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SCREAM MACHINE
  2. AND... YOU WILL DIE
  3. SAVE ME
  4. THE HUMAN RACE
  5. COMING AT YOU
  6. DREAMS COME TRUE
  7. TELLING LIES
  8. I DON'T NEED THIS
  9. WORDS OF WISDOM
  10. MY LAST WORDS
  11. YOUR TIME HAS COME
  12. THE FAITH

Line up

  • Tim "Ripper" Owens: vocals
  • John Comprix: guitars
  • Dwane Bihary: guitars
  • Dennis Hayes: bass
  • Eric Elkins: drums

Voto medio utenti

Tim "Ripper" Owens ha già dato prova di essere un ottimo cantante, sia con i Judas Priest nell'interregno lasciato vacante da Rob Halford, sia quando ha sostituito Matthew Barlow negli Iced Earth. Due cantanti difficili da rimpiazzare, eppure "Ripper" Owens lo ha fatto e senza troppi patemi d'animo, ed ora eccolo di nuovo in pista con i suoi Beyond Fear, progetto nuovo di zecca spiccatamente Metal, veloce ed aggressivo.
Su "Beyond Fear" Owens svolge sicuramente il ruolo del protagonista, affrontando con le proprie corde vocali le ritmiche e sussulti Thrash che incombono sul disco.
Le precedenti esperienze di Owen traspaiono (ad esempio, "Scream Machine" per i Judas Priest mentre "Your Time Has Come" sfiora gli Iced Earth) ma non si può certo parlare di un "sequel", dato che i Beyond Fear sembrano avere una propria marcata personalità. Il cantante è, infatti, ben supportato dal resto del gruppo, dove emerge la prestazione dei due chitarristi, sopratutto quella del solista John Comprix (largamente coinvolto anche nel songwriting), e dove ritroviamo il bassista Dennis Hayes, già al fianco di Owen ai tempi, ormai lontani, dei Winter's Bane.
Talvolta ("And... You Will Die" o "The Human Race") possono venire in mente i Nevermore, ma anche le atmosfere cupe ed asfittiche dei Black Sabbath (vedi "I Don’t Need This") sebbene riviste per velocità ed aggressività, sempre con una gran resa sonora: precisa, secca e violenta, garantita dall'esperto Jim Morris e dai suoi Morrisound Studios.
Due i brani che si staccano sensibilmente dal mood del disco: "Coming At You" e "Dreams Come True". La prima si rivela un pezzo sporco e grezzo che trasuda di anni '80 ma rivisto in un'ottica più moderna, mentre la seconda è una semi-ballad dove la tensione rimane alta e che ricorda parecchio il Bruce Dickinson solista, anche nell'interpretazione di "Ripper" Owen. Si tratta anche di uno dei pezzi migliori del disco, assieme alla ritmata "My Last Words" ed alla pachidermica e devastante "Save Me".
Tirando le somme, eccovi un disco, nel suo insieme, dirompente e dall'impatto garantito!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti
the ripper

grande tim ottimo disco soprattutto come al solito per merito tuo buona band niente di innovativo ma un cantante come al solito che quello che tocca diventa oro

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