Ritorna sulla scena musicale il quinto album del progetto AOR del quale Frederic Slama è mente e cuore supportato dall'onnipresente Tommy Denander, artista quest'ultimo impegnato un po' su tutto il panorama della scena musicale rock melodica.
Anche questa volta scorrendo la lista dei musicisti presenti ci si rende conto che la qualità non manca di certo,l'orientamento dei brani è come sempre sviluppato con cura è le atmosfere risultano un mix di stile che riconduce a gruppi come Toto, Foreigner, Survivor ovvero il classicissimo rock melodico americano west coast.
Come nei lavori precedenti anche questa volta il coinvolgimento di artisti tanto blasonati ha prodotto dal primo all'ultimo brano un lavoro dal punto di vista tecnico e qualitativo di prim'ordine,arrangiamenti dai suoni cristallini in cui si riconoscono chiaramente tutte le particolarità di un genere che da oltre un trentennio accompagna la scena musicale made in L.A. L'approccio è senza dubbio gradevole in particolare i virtuosismi e la gran classe espressa dalle chitarre di Lukather e Landau ci regalano una gran dose di calde sensazioni. Nel brano "One More Change"la fusione tra la west coast music e la melodia rock europea appare evidente e questa risulta essere il lite-motive dell'intero cd. Un'ottima interpretazione vocale si evidenzia in"Like an Open Book" dove non è da meno l'incisivo e tagliente suono della Music Man di Lukather, un musicista capace di creare e diffondere melodie particolarissime che emergono ripetutamente anche in "L.A. Winds" che rappresenta assieme a "One More Chance" il momento più brillante dell'intero cd. Veniamo condotti verso atmosfere Smooth Jazz nel finale del disco con i motivi "Give a Little Love" e "Lost in Your Eyes" quest'ultima strumentale, con fraseggi ritmici molto accattivanti e di gran classe.
Le atmosfere ariose e melodiche sono onnipresenti in tutto l'album ma la sensazione rimane quella di trovarsi difronte ad ottime idee che stentano a decollare con particolare decisione e dove viene difficile cogliere acuti mordenti e d'impatto. La noia è dietro l'angolo, dinamismo e grinta appaiono purtroppo latitanti ,qualità sicuramente presenti in pubblicazioni precedenti quali "Secret Obsession" e "Dreaming of L.A." dove gli schemi apparivano molto ben articolari e ricchi di sostanza artistica componenti che sinceramente in "L.A. Attraction" risultano fatalmente poco presenti.
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