Le giovani leve dimostrano sempre più spesso oramai delle potenzialità assolutamente sbalorditive dal punto di vista tecnico compositivo, solitamente associate ad una propensione verso quel thrash/death metal, misto di hardcore e tanta violenza, che sembra non voler piegare la propria onda espansiva. Il risultato di tutto ciò è rappresentato, da un lato, dall'innalzamento della soglia minima per una band dedicata ad un certo sound di farsi notare con successo, e dall'altro, dall'eccessiva inflazione che come sempre in casi di questo genere si viene a creare. I tedeschi Sacrificium, originari di Stoccarda, possono in questa ottica rappresentare la band simbolo di un certo tipo di discorso: altamente preparati, dall'ottimo potenziale e dalle valide idee, danno vita ad un disco, "Escaping The Stupor" che decontestualizzato merita elogi e positivi apprezzamenti per la sua natura, ma che inserito nel proprio ambito musicale viene per forza di cose a mischiarsi e a sbiadire nella massa di produzioni internazionali della stessa fattura. A cambiare in questo caso è l'origine discografica della band, in quanto dalla greca Black Lotus personalmente non ricordo di aver mai sentito un sound del genere. Altro segnale di livellamento musicale dettato dai trend anche in un mercato come quello della musica heavy per sua (supposta) natura ben lontano da certe leggi economiche o uscita di vero e degno interesse, questo solo l'ascoltatore potrà stabilirlo, senza però perdere di vista la situazione generale in cui certe formazioni continuano a prolificare come erba infestante.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?