Ridendo e scherzando gli
Angel Witch sono uno dei gruppi più influenti della NWOBHM che, insieme a
Iron Maiden e
Venom, ne hanno definito gli stilemi e i punti fondamentali, di conseguenza anche del metal come lo conosciamo oggi. Dopo il leggendario ed omonimo disco del 1980, gli
Angel WItch sono stati dimenticati. Due dischi a metà anni 80, che hanno venduto 3 copie (cosa strana, visto che avevano qualche zinna in copertina) e si sono sciolti, facendo qualche concerto in qua e in là. Gli
Angel Witch sono tornati discograficamente solo nel 2012: ritorno discografico quanto meno buono, ma 7 anni dopo saranno ancora in una forma decente?
Più che decente.
Il disco si apre con una canzone quasi radiofonica. “
Don’t Turn Your Back” infatti ha una melodia orecchiabile e che rimane in testa. Se i tempi non fossero quelli che sono, questa traccia non avrebbe problemi a riscuotere un bel successo, sia radiofonico sia tra le varie piattaforme streaming che ormai dominano la musica.
La doppietta “
Death From Andromeda” - “
We Are Damned” non fa prigionieri: entrambe le canzoni sono ben fatte, malinconiche, con dei bei assoli e in comune hanno un ritornello che dovrebbe durare la metà, ma questo è veramente l’unico difetto (che per alcuni potrebbe non essere un difetto).
“
The Night Is Calling” è forse il miglior pezzo dell’album, non che il più lungo. Questa è una canzone praticamente doom, almeno nella prima parte: cadenzata, melodica, un bel riffone lento, ripetitivo e potente ripetuto quanto basta per friggere le palle ad un Thrasher. Poi nel finale parte un bell’ up-tempo con un delizioso assolo di Martin, per poi ritornare gradualmente prima al riffone poi all’arpeggio iniziale.
Passando per un paio di canzoni di tutto rispetto come “
Condamned” e “
I Am infamy” arriviamo alla conclusiva e magnifica Title-track, di cui non vi dico nulla. Ascoltatela, merita.
Una recensione deve far incuriosire, non spoilerare.
Menzione particolare per la bellissima copertina di
Adam Burke, che sta iniziando a farsi notare con copertine di gruppi prima underground poi sempre più importanti come
Thy Art Is Murder e
Dystopia e altri.
Disco senza dubbio consigliato, sia per gli amanti degli
Angel Witch, sia per chi non ha mai ascoltato nemmeno il debutto.