Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:non disponibile
Etichetta:MTM
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. DESDEMONA
  2. DESERT MOON
  3. WORLD OF FOOLS
  4. THE FORBIDDEN LAND
  5. HEAVENLY LIGHT
  6. STRANGE DREAMS
  7. DAMNED ETERNALLY
  8. WHERE DID IT GO
  9. THE ONE
  10. DESTINATION
  11. DANCING IN THE DARK

Line up

  • Chitral "Chity" Somapala: vocals
  • Barish Kepic: guitars
  • Michael Muller: bass
  • Dominic Hulshorts: drums
  • Bobby Altvater, Claudia Cane and Thomas Hils: backing vocals and choirs
  • Henning Wanner: keyboards
  • Thomas Blug: guitars solo on "the one"
  • Markus Teske: additional keyboards and backing vocals

Voto medio utenti

Eccoci difronte ad un'altro disco che suggella un'indiscussa rinascita dell'intramontabile hard-rock, il progetto viene sviluppato con successo dal suo fondatore I'istrionico vocalist "Chity" che attinge con abilità dalle svariate anime della band, formazione del tutto trasformata che vede l'avvento del chitarrista Barish Kepic, al basso Michael Muller e alla batteria Dominic Hulshorst, elementi provenienti da realtà di rilievo come Bonfire e Jaded Heart. Una considerazione particolare merita l'aggressivo suono dell'elettrica di Kepic che distribuisce con vigore una buona quantità di riff veramente taglienti sfoggiando una buona tecnica. Ben si accompagna la voce sciolta e duttile di Somapala ex cantante di gruppi come Firewind, Moonlight Agony ed Avalon, la sua è una timbrica che si sposa con destrezza fra le sonorità hard-rock, progressive e melodiche dell'intero cd.
I pezzi più grintosi e d'impatto si riconoscono nei brani quali "Desert Moon" un brano per intenderci alla Whitesnake con una sezione basso/chitarra di ottima presa alla quale si aggiunge un eccellente cantato particolarmente energico. Ottima la progressive "The Forbidden Land" ben curata negli arrangiamenti un motivo ben elaborato con il solo di chitarra essenziale ma accattivante. Atmosfere decisamente dolci nella ballad "Heavenly Light" caratterizzata da un ritornello orecchiabilissimo ma di ottima presa. In "Where Did It Go" le idee non mancano, il lavoro delle tastiere e l'incalzante ritmo impresso dai suoni corposi di Kepic, producono un eccellente risultato con cambi ritmici e arrangiamenti molto interessanti. Con "The One" aleggiano le tematiche tanto care agli "Scorpions", un brano senza molte pretese ma cantato con trasporto dal camaleontico Chity. Una ulteriore matrice progressive spicca in "Destination" dove l'impostazione viaggia su atmosfere d'effetto e ritmi ossessivi. Si chiude con una cover del Boss "Dancing in the Dark" che sicuramente può apparire fuori luogo ma che reputo ben riuscita e perlomeno positivamente inusuale. Non si può asserire di trovarsi difronte ad un'opera di particolare spessore, ma indubbiamente il lavoro è decisamente ben riuscito anche se l'orientamento nel suo complesso è rivolto a suoni tutto sommato morbidi, avremmo preferito una matrice più aggressiva. La speranza che il tutto non passi in fretta nel dimenticatoio, un cd comunque da ascoltare con interesse in cui non mancano ottimi spunti ma che solo saltuariamente sono riusciti a farsi largo con efficacia.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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