I
Mur sono una nuova entità, proveniente dalla sempre florida Francia, che dopo aver attirato l’attenzione con l’omonimo Ep di debutto (2014) e essersi guadagnati la partecipazione ad una compilation di Terrorizer, ha finalmente dato alle stampe il loro debut album per l’attivissima
Les Acteurs De L’Ombre, sorta di etichetta-comunità tra le più attive e talentuose di Francia e non solo. Ma chi sono e cosa fanno questi giovani francesotti ? Innanzitutto sono tutti musicisti referenziati con alle spalle partecipazioni importanti in bands come
Glorior Belli,
Mass Hysteria,
Comity,
Four Question Marks e soprattutto
Today is The Day … leggendo le esperienze passate avrete certamente capito che i sei Mur mettono a disposizione l’uno dell’altro esperienze ed influenze anche molto diverse, il cui unico comune denominatore è “l’estremismo” … con cotanto pedigree,
“Brutalism” non poteva certo essere un boccone semplice da ingoiare e infatti i 47’ di quest’album sono veramente un bel macigno estremo, fatto di stop ‘n’ go brutali, distorsioni disturbanti, vocals urlate e sguaiate che contribuiscono a creare un continuo ed incessante martellamento per il cervello … per alcuni
“Brutalism” potrebbe essere un supplizio sonoro, per altri la più alta forma di malattia mentale trasformata in musica, fatto sta che i pezzi che costituiscono quest’album riescono a dipanarsi e piantarsi in testa con estrema facilità, vista l’incredibile abilità della band nel saper coniugare il parossismo delle chitarre, con un grande lavoro della sezione ritmica, senza dimenticare le tastiere di
Alexandre che contribuiscono in maniera determinante alla stesura di atmosfere disturbanti e paesaggi noise, ed è proprio questa la parola chiave che meglio descrive e riassume la proposta del sestetto transalpino … Se i
Today Is The Day avessero incontrato i
Neurosis e avessero deciso di suonare hardcore, probabilmente avrebbero fatto qualcosa di simile a quanto potrete ascoltare in
“Brutalism” per questo non riesco proprio a capire cosa centri la definizione di post-black –core per descrivere il sound della band … Ad onor del vero non è questo il tipo di estremismo che apprezzo di più, in quanto lo trovo troppo noise (appunto) ma devo riconoscere a questi ragazzi l’innata capacità di saperti tirare dalla loro parte e trascinarti nel loro vortice sonoro imbrigliandoti e facendo affogare nelle loro malsane visioni … Album pericolosissimo e al limite della pura pazzia … Handle with care
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