Grimm666 è sicuramente uno degli artisti più creativi della scena odierna finlandese, nessuno può dire il contrario guardando la quantità di materiale che continua ad essere messa sul mercato a nome
Kalmankantja, ma la cosa che strabilia ancor di più, è la qualità media di tutte queste nuove composizioni … e così a distanza di 7 mesi dal precedente ottimo
“Kaski” , album che ho letteralmente consumato e della cui nordicità mi sono cibato per mesi, ecco arrivare
“Korpi”, un altro album di cui sarà facile innamorarsi sin dal primo ascolto … Questa doppietta di album di livello mi ha ricordato un’altra doppietta “storica” dei
Kalmankantaja, quella di metà carriera, con gli album del 2014
“Musta Lampi” e
“Viimeinen Virsi” (a dirla tutta quell’anno ci furono altri due album,
“Ikuinen Taival” e
“Ahdistus”) che pur essendo molto simili nella loro atmosfericità, risultavano essere i due lati della stessa medaglia … ancora una volta questa complementarietà si è manifestata in maniera assoluta tra questi due album, infatti se l’opener
“Sielunkoti” è il perfetto trade union tra i due album, potendo benissimo essere inclusa nella tracklist di
“Kaski” vista l’abbondante epicità nordica che tracima da ogni nota, i due pezzi seguenti
“Kasvoton” e
“Synkka Euforia” , delineano magistralmente l’aspetto leggermente più “romantico e sognante” di
“Korpi” riportando alla mente, non so perché, qualcosa degli ultimi, immensi,
Alghazanth a livello di sensazioni e melodie … Gli amanti delle sonorità nordiche a declinazione finnica potranno godere così di un album intenso, emozionale, freddo e allo stesso tempo carico di pathos come solo gli abitanti della terra dei mille laghi sanno fare e che trovano in
“Pimeyden Siivilla” la sublimazione totale … Chiusura da brividi poi, come da tradizione per i
Kalmankantaja, con
“Vihan Laulu” song che sublima le due anime dell’album, grazie ad un superlativo lavoro di tastiere e synth che ci proiettano dritti nel cuore della tempesta … Ad incorniciare ed elevare ancor di più tale bellezza sonora, ci pensa una stupenda copertina ad opera di
Hellish Razor, per decretare l’assoluto valore di un album che darà un significato al lungo inverno che ci attende … Supreme Finnish Art
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