I pugliesi
A Violet Pine sono in attività da una decina d'anni, ed hanno già realizzato due album: "Girl" del 2013 e "Turtles" del 2015. In questi lavori proponevano un post-rock con sfumature dark-wave e shoegaze, con largo utilizzo di tastiere e sintetizzatori. Il presente "
Again" sembra segnare la volontà da parte del gruppo di dare vita ad un processo di trasformazione stilistica, rinunciando completamente all'elettronica e puntando su un sound più caldo ed analogico.
L'approccio rimane morbido e carezzevole, ma emergono venature desertiche ricche di malinconia notturna ("
When boys steal candles") o addirittura minimaliste, vedi la sognante ballata "
Black lips". Un rock pacato, placido, elegante, talvolta fin troppo soffuso e sussurrato ("
Monster"), ma anche qualche brano più teso e robusto come l'iniziale "
Interstellar love", che si avvicina allo stoner più liquido, la ruvida e robotica "
Run dog, run!" con qualche eco dei Fatso Jetson, o la title-track dall'atmosfera languida, ariosa e rilassante.
La sensazione è che si tratti di un lavoro di transizione, di evoluzione, un primo passo ancora esitante verso nuovi orizzonti musicali. Vedremo in futuro se questa strada porterà a risultati più compiuti e brillanti.
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