Copertina 8

Info

Anno di uscita:2019
Durata:10 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. NORWEGIAN REGGAETON
  2. BESTIE DI SEITAN

Line up

  • Gatto Panceri 666: bass, vocals (backing)
  • Uinona Raider: drums, vocals (backing)
  • Mohammed Abdul: guitars, keyboards, vocals (backing)
  • Potowotominimak: vocals (lead)
  • Baffo: vocals (additional)

Voto medio utenti

Mi punge vaghezza di contravvenire ad uno dei cliché più logori della stampa metallara, ossia: album con tematiche demenziali = recensione (pseudo) spiritosa.
No. A questo giro, per nessun motivo apparente e sospinto da una vis polemica completamente gratuita, l’articolo sfoggerà un taglio serio quanto la morte.

Giacché ci sono, credo proprio che contravverrò ad un’altra regola non scritta, vale a dire: disco di scarsa durata = senza voto.
Nient'affatto. Ecco un otto in pagella tondo tondo per nemmeno dieci minuti complessivi di musica.

In fondo parliamo o no dell’unico, autentico tormentone dell’estate 2019?
Io, in realtà, non ne ho la benché minima idea (niente social, niente Spotify, più misantropo ad ogni giorno che passa, non ascolto radio né mi soffermo su canali musicali da circa vent’anni)… ma ciò non m’impedisce di genuflettermi idealmente ai Nanowar of Steel.

Il gruppo nostrano ha dimostrato una volta ancora la propria superiorità sulla –non troppo agguerrita, a voler ben vedere- concorrenza ridanciana, facendo proprio uno dei generi più lontani in assoluto dalla galassia metal ed ammantandolo con la consueta, geniale dose di ironia parodistica.
Mi asterrò dal descrivere le trame danzerecce di “Norwegian Reggaeton” o dal tratteggiarne le esilaranti lyrics a sfondo black: tutti voi avrete visto almeno una volta il videoclip in calce, giusto?

L’impaziente Napalm Records, nell’attesa del successore di “Stairway to Valhalla”, immette quindi sul mercato un bel 7 pollici celebrativo (l’ottima “Bestie di Seitan” la b-side prescelta); operazione senz’altro discutibile quanto ad utilità e tempismo… anche se ascoltare “Norwegian Reggaeton” in questi giorni freddi e gravidi di pioggia riesce comunque a mettere di buonumore.

In fondo, proprio quello che i Nanowar of Steel fanno da anni con encomiabile costanza ed impareggiabile qualità. Qualità, certo, perché il metal, così come la musica in generale, è una cosa seria, non seriosa.
Meditate gente, meditate…

Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 nov 2019 alle 13:31

Per me idoli assoluti. Li seguo da quando facevano ridere (per come suonavano, ero molto molto meglio io e la mia band) fino ad adesso, che fanno RIDERE per cosa suonano (e da dio) e che sono diventati dei fari del METAL italiano nel mondo. Sono gli Elio e Le Storie tese del metallo. (scusate Elio, eh, ho tirato un po' troppo lo so ma il paragone ci sta).

Inserito il 28 nov 2019 alle 15:42

io manco clicco xD

Inserito il 28 nov 2019 alle 09:27

Ho spento dopo un minuto e mezzo....

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