Quinto lavoro per la formazione romana
Tomydeepestego (To my deepest ego), interamente autoprodotto e disponibile solo in formato digitale sulle principali piattaforme musicali. La band è attiva dal 2006 ed oltre ad aver realizzato i precedenti "Odyssea" (2007), "Chronophage" (2009), "Nero" (2012) e "TMDE" (2016), i primi due per Subsound Records e gli altri autoprodotti, hanno fatto numerosi tour nazionali ed all'estero suonando con gente come Boris, God is an Astronaut, Russian Circles. La loro è una proposta strumentale in ambito post metal/hardcore, molto heavy e tagliente, con sonorità affilate che sfiorano il metal industriale.
Nel loro nuovo "
Fears" è sempre presente un'atmosfera tesa, drammatica, incalzante, che si coniuga con strutture sonore molto articolate che mi ricordano nomi come Neurosis, Yob, Pelican, sia per l'impatto massiccio e feroce e sia per i costanti cambi di ritmo, con qualche concessione al metal alternativo e sperimentale di Intronaut e New Keepers of the Water Towers. Per la prima volta nella storia di questa formazione è presente un brano con il contributo vocale ("
The big bad red wolf"), fornito da
David Battistini (Disquieted By, Zambra, Bennett), che spezza con il suo urlo rauco e sinistro il fluire della musica strumentale.
Molto preparati e validi a livello tecnico, i
Tomydeepestego realizzano un lavoro denso, corposo, pieno di sfumature industrial, heavy, sludgy, hardcore, coagulate in un "wall of sound" maturo ed intenso che evidenzia una buona freschezza di idee ed una solida coerenza con la propria linea stilistica.
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