Quando ho visto la copertina di questo "
Get loud!", ad opera del mitico artista Sean Taggart, sono subito andato a prendere la mia copia vinilica di "Cause for alarm", acquistata nel 1986 quando gli
Agnostic Front venivano definiti semplicemente "crossover metal/punk". Successivamente è stata utilizzata l'etichetta "hardcore", per definire quella miscela di furore anarchico, di militanza belligerante anti-sistema, di commistioni tra l'essenzialità esplosiva del punk più brutale e le aperture agli schemi del metal anni '80. Una band fondamentale per tutto un movimento musicale, magari di nicchia ma per lungo tempo vivace e produttivo.
A distanza di oltre trent'anni e dopo una dozzina di album, come si presentano oggi i guerrieri di Brooklyn? Sicuramente coerenti con la loro storia, indifferenti alle mode ed alle tendenze, sempre sugli scudi per quanto riguarda la critica sociale ed il rifiuto dell'establishment al potere, ma anche forniti di energia non comune e di determinazione granitica a non mollare un centimetro di terreno.
Quattordici brani brevi, concisi, essenziali e diretti, com'è caratteristica peculiare dell'hardcore punk, pronti per il pogo e lo stage-diving, urlati e sferraglianti, anthemici e feroci. Punk e thrash metal si amalgamano in un sound suburbano, sputato in faccia all'ascoltatore, minaccioso e rissoso come è immagine della band stessa.
Vinnie "Stigma" Cappucchio rovescia i suoi riff urgenti e minimali,
Roger Miret rispolvera la sua indole da gangster e vomita testi come non ci fosse un domani, il resto della formazione bada a pestare come un martello pneumatico. Tutto è come dev'essere, senza fronzoli e senza menate. L'essenza primordiale della musica pesante, aggressiva ed adrenalinica.
Non si può parlare di brani più belli o meno, questi sono manifesti di un'attitudine, di una scelta di vita personale e musicale. Sono da ascoltare tutti d'un fiato, come una corsa in discesa senza freni e col brivido della velocità che accelera il battito cardiaco.
Un disco per cultori della vecchia scuola hardcore, quella integralista e priva di compromessi, da parte di un gruppo di veterani che hanno ancora molto da insegnare alle nuove generazioni.
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