Con già un demo e - soprattutto - un album alle spalle ('Whatever Lot's Above', 2002) uscito su Pulsar Records, ecco ritornare in piena pista i Shivan. Abbandonate quasi del tutto le influenze Black Metal che ne avevano caratterizzato i primi due lavori, la band di Venezia presenta oggi un sound molto più radicato sul Gothic Metal, in cui spesso violente ventate di Metal Prog e di teatralità entrano per sospingere la variegata proposta musicale di questo ottimo combo. Nell'ascoltare le 11 traccie che compongono questo 'When Wishes Sicken' non si può non notare come le ottime idee compositive di questi ragazzi siano supportati da una grande padronanza degli strumenti e da un buon arrangiamento. Ottimo il riffing di Hrive, che va perfettamente a braccetto con il basso di Yury e la batteria di Marco (ora sostituito da Raziel), che affanda le proprie radici in un lontano 'Dance Of December Souls' dei Katatonia o in Ophtalamia, molto buone le tastiere di Ynis (a volte il pensiero mi sfugge agli Amorphis di qualche album fa) e davvero convicente l'ugula di Seere, dall'ottima flessibilità. L'uniche due pecche che mi permetto di muovere, sono l'estrema durata dei brani (infatti le tre "short versions" sono decisamente più snelle e compatte delle rispettive versioni lunghe) ed il poco respiro che le songs hanno in rapporto alla durata (forse inserire meno cantato potebbe essere un arma vicente). Per il resto nulla da dire. Veramente una ottima band, dalla forte personalità.
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