Copertina 8

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2006
Durata:38 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. US
  2. ACRONYM LOVE
  3. DNA TS.REDNUM OR F.RAF
  4. THE TIME I WAS DAYDREAMING
  5. STUCK BETWEEN
  6. I BELIEVE (LIVE)
  7. LOOSE HEART (LIVE)
  8. OUT OF MYSELF (LIVE)

Line up

  • Mariusz Duda: vocals, acoustic guitars, bass
  • Piotr Grudzinski: guitars
  • Michal Lapaj: keyboards
  • Piotr Kozieradzki: drums

Voto medio utenti

Già uscito in seguito al successo di "Out of myself", "Voices in my head" viene rimesso sul mercato in contemporanea con il tour europeo che ha visto la band polacca esibirsi (per pochi intimi) anche in Italia a Cerminate (Como) lo scorso maggio. 5 i brani inediti in cui predominano le attitudini più calme e delicate della band, un po’ come in passato gli Opeth avevano fatto con "Damnation", malgrado ciò la chitarra di Grudzinski si abbandona a struggenti slanci elettrici su tappeti di pianoforte (la splendida "Acronym love"), mentre il basso di Duda si fa sentire accompagnato dalla drum machine (presente anche in "Stuck between") nelle ritmiche etnico-elettroniche che fanno seguito ad un preludio acustico in "Dna ts.rednum" e la sua voce dimentica gli eccessi rabbiosi nelle dolcissime "Us", "The time I was daydreaming" e "Stuck between" (splendido il guitar solo finale che interviene sulle parti corali). 3 estratti live da "Out of myself" inseriti a mo’ di bonus tracks e che mettono in luce l'attitudine della band a variare di molto la struttura dei brani rispetto a quella presente in studio, valga per tutti l'intro di chitarra e piano di "Loose heart" che ricorda un po’ l'arpeggio di Steve Rothery in "Berlin" dei Marillion e "Out of myself", incattivita dalla prestazione vocale di un Duda inarrestabile e rabbioso nel finale. Come se non bastasse, ecco anche delle tracce interattive: il video di "Acronym love" live, tutti i testi dei cd ed una serie di foto in bianco e nero della band scattate in un capannone abbandonato. Acquisto obbligato per i fans, mentre quei pochi che ancora non li conoscono e adorano Porcupine Tree, Pain of Salvation, Anathema, i Marillion di Steve Hogarth vedano di provvedere fin da ora all'acquisto di "Out of myself" o "Second life syndrome".
Recensione a cura di Carlo Viano

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