Difficile se non impossibile bissare il successo dell'ottimo debut "Eleven" (2004), ma i cagliaritani Solid Vision ci sono riusciti in pieno sacrificando solo un artwork più scarno ed una produzione meno cristallina,per il resto si confermano una delle migliori band nostrane dedite al prog metal di stampo Dream Theater riuscendo a bilanciare perfettamente la tecnica strumentale con linee melodiche e corali molto personali. Rispetto ad "Eleven" le influenze della band di Petrucci si fanno meno marcate, cercando un sound più aggressivo e moderno che ben si combina specialmente in "The hurricane" (in cui fanno capolino anche parti di growl), "Spectrum" (stupendo break centrale strumentale) e nelle accelerazioni improvvise di "Endless war", lasciando intatte le strutture tipiche del prog metal in pezzi come "Panic" (con un finale che ricorda un po’ "Finally free" dei Theater), "Train of mind" (dove interagiscono al meglio le parti di chitarra e tastiere che si ritagliano spazi personali in varie parti del brano spezzando le parti melodiche) e "Shattered world"(aperta da un lungo intro strumentale ), mentre un po’ troppo lungo a mio avviso è il lento "Will you back home?" (6 minuti e 30) 4 minuti di voce, piano e sottili orchestrazioni che nel finale si animano con un leggero e fluido guitar solo, molto più riuscita l'altra ballad "Confusion" introdotta da tastiere e chitarra acustica che aumenta di ritmo nella seconda parte seguendo il cantato versatile di Samuele Pintus che passa dai toni sommessi e delicati a quelli più elevati ed intensi, ed in questo lo aiutano anche degli splendidi inserti corali. "The hurricane" è un disco che non può mancare di destare interesse in tutti coloro che nel prog metal cercano il giusto punto d'incontro tra virtuosismi tecnici mai esasperati e melodie originali, la band sin dagli esordi si è fatta le ossa coverizzando Metallica, Dream Theater, Liquid Tension, Steve Vai, Rush, ha vinto diversi contest e fatto da supporto ad una data italiana degli Helloween e Children of Bodom, meritano molta attenzione e rispetto al pari di altre bands nostrane ben più quotate, per cui buttatevi come un uragano su "Hurricane" e già che ci siete anche su "Eleven", non ve ne pentirete.
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