Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:58 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. CALDERA
  2. EXIT BAG
  3. FEAR DOES THE WORK OF REASON
  4. KAKAROT BLUES
  5. SOLUTE IN TEARS
  6. H.A.G.S. 2
  7. NO ROAD IS ENDLESS
  8. DEADWEIGHT DAYDREAM
  9. THE HARM
  10. THE WEEKEND IS MELTING
  11. ONCE FOR THE INFINITE
  12. THEMISTO

Line up

  • Garrett Brooks: voice, guitars, key
  • Benjamin Taylor Ball: drums

Voto medio utenti

Questo duo proveniente dagli Usa lancia sul mercato un dischetto - autoprodotto – niente male sia in termini di produzione, con suoni chiari e potenti, che di songwriting
Il genere di riferimento è un alternative/nu metal con sprazzi di classic-metal, quindi un prodotto non proprio digeribile al primo boccone anche se alla fine l’ascolto risulta abbastanza scorrevole e per niente legnoso.
Un orecchio attento troverà spunti death, thrash, punk, hard rock, tanto è vero che l’intento – dichiarato dal duo – è quello di raggiungere un po’ tutti i fan del Metal , nessuno escluso, se poi questo obiettivo lo abbiano raggiunto non spetta a me dirlo.
Quale umile recensore posso solo affermare che Pantera, Opeth e Mastodon sono il mix di influenze principali unite ad un riffama spesso spiccatamente nu metal, il tutto sorretto da un buona prova esecutiva del duo che si occupa di suonare tutti gli strumenti.
Il disco è vario, si passa dal nu metal “panterizzato” dell’opener “Caldera” che ci regala anche belle linee melodiche ed un chorus orecchiabile, a composizioni più arcigne quali l’articolata e rabbiosa “Exit Bag” dalla ritmica sincopata, a pezzi più lineari quali “Fear Does The Work Of Reason” dal riff che ricorda Stormbringer dei Purple, “Kakarot Blues” è invece un brano tranquillo quasi pop-rock nella sua costruzione molto lineare ed è un po’ una sorpresa nel contesto del lavoro, “Solute In Tears” ha un tiro minaccioso molto classic-metal che si muove fra Judas e Maiden, con “H.A.G.S.” si torna su ritmiche tranquille, quasi da ballad alla Stone Sour, è una canzone a suo modo malinconica che però diventa improvvisamente heavy nella parte centrale, “No Road Is Endless” suona come un mix fra Slipknot e un certo metalcore, “Deadweight Daydream” è una veloce heavy metal song che si fa apprezzare per il lavoro creato dalle chitarre. Con “The Harm” spunta una chitarra classica che fra arpeggi e pennate pulite accompagna una melodia molto suadente, chiude il nu-metal ricco di groove di “ The Weekend Is Melting ” che si muove fra clean vocals e growls Death, a riprova della varietà di soluzioni musicali presenti nel disco che però non perde la sua omogeneità e compattezza di fondo.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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