Gli statunitensi
Attika si erano formati nella seconda metà degli anni '80 e avevano realizzato un paio di album (entrambi però solo su audiocassetta): l'omonimo "Attika" (1988) e "
When Heroes Fall" (1991), dove si dedicavano a un Heavy & Power Metal tipicamente a Stelle e Strisce, non molto distante da quello proposto da gruppi come Armored Saint, Omen, Heir Apparent o Obsession.
Due lavori che all'epoca erano però sfilati via senza lasciare il segno, tanto che la band fini per sciogliersi nel 1996, anche se entrambi sono stati oggetto di ristampe, e se di "
When Heroes Fall" ce ne furono ben due, la prima nel 1993 a cura della Massacre Records, a seguito di un deal che avrebbe dovuto dare nuova visibilità agli
Attika (supportato anche dal video di "
The Shame") e una seconda l'anno successivo, in Giappone, grazie alla Metal Mania, mentre per l'esordio si era dovuto aspettare sino al 2003, quando era stato ripreso dalla Cult Metal Classics Records.
Ormai il silenzio pareva essere calato definitivamente sulla formazione statunitense, eppure gli
Attika, forse approfittando della voglia di revival che è divampata negli ultimi tempi e stimolati anche dalla
Pure Steel Records, hanno deciso (con due membri originali in formazione, il cantante
Robert Van War e il batterista
Jeff Patelski) di tornare in pista.
Uno dei primi passi è stato proprio quello di riproporre "
When Heroes Fall", e l'etichetta tedesca lo ha prima rilasciato in CD e più recentemente anche in vinile (una tiratura limitata a 300 copie) andandone anche a riscoprire la copertina originale, che trovo meglio riuscita di quella scelta a suo tempo dalla Massacre e aggiungendovi una bonus track, una versione live di "Silent Rage".
La resa sonora, oggi, può indubbiamente far storcere il naso, ma il quartetto della Florida su "
When Heroes Fall" aveva messo in fila una serie di brani niente male e che meritano sicuramente di essere riascoltati, ma di certo non fanno di questo disco un oggetto di culto o un classico minore. Diciamo che resta una valida espressione del sound di quel periodo e che forse avrebbe meritato maggior fortuna. Più che altro sono curioso di scoprire come si proporranno ora gli
Attika - che una nuova occasione se la sono comunque guadagnata sul campo - con il loro prossimo full length.
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