I baresi
Banana Mayor pubblicano il secondo capitolo di una trilogia ispirata ai colori primari, iniziata nel 2016 con l'album "Primary colours pt.I: the red" e proseguita col presente "
The blue", in attesa del presumibile "The yellow" nel prossimo futuro.
Nel frattempo si è verificato un importante cambio di line-up, con l'abbandono di un componente storico come il bassista Federico Cacciapaglia, sostituito dall'esperto
Alessio Amatulli. Anche lo stile musicale della formazione pugliese ha subito qualche aggiustamento: questo disco si mostra più orientato verso sonorità groovy/post-rock, maggiormente riflessivo e maturo, ricco di atmosfere eleganti ed avvolgenti pur mantenendo un attitudine di base robusta ed energica. Molto ricercati certi passaggi quasi shoegaze che introducono vocals aspre, rabbiose, e potenti ritmiche stoner-metal, vedi la massiccia "
Night owl", ma anche il nervosismo grungy di brani come "
The scarecrow walks at midnight" o "
Shades of dawn", alimentati da un'esplosività rock che ricorda ottime formazioni di nicchia come Ape Machine, Snail o Khemmis.
Si percepisce una grande attenzione nel coniugare le parti vocali con il tracciato strumentale, sempre fluido e flessibile, talvolta dai connotati bruschi ed agrodolci del post-rock americano ("
Out of my shell"), e nell'insieme il risultato è più che soddisfacente.
Un disco non immediato, ma ben strutturato ed interpretato. Rock contemporaneo, suadente e potente, elaborato e poderoso, mutevole ed impegnato. Buona prova per la formazione nostrana, da seguire con fiducia anche per il futuro.
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