Il primo lavoro solista di
Marjana Semkina non si discosta molto da quanto fatto dalla cantante con la sua band principale
iamthemorning.
Le sonorità morbide e acustiche regnano sovrane in brani come l’introduttiva
“Dark Matter” e
“Ars Longa Vita Brevis”, nonostante l’assenza del pianismo caratteristico di
Gleb Kolyadin - tra l’altro, è proprio quando l’artista prova a “rimpiazzarlo” che il risultato finale risulta meno convincente (penso alla conclusiva
“Still Life”, con il guest
Jordan Rudess).
In alcuni episodi c’è profumo di Dead Can Dance (
“Am I Sleeping Or Am I Dead”, “Everything Burns”), ma a prevalere sono i costanti riferimenti alla musa ispiratrice
Kate Bush (
“Turn Back To Time”, “Skin”, “How To Be Alone”), alternati a brani più sperimentali di memoria wilsoniana (
“Invisible”, “Lost At Sea”).
Un album a tratti soporifero (
“Mermaid Song”) ma di indiscutibile eleganza.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?