Da Umea, Svezia, "Figli di un Dio minore".
O meglio, fratelli minori di musicisti più conosciuti. Ad ogni modo un film già visto e sentito.
Infatti, negli Assailant troviamo Oskar Norberg, il fratellino di Nils (chitarrista nei Nocturnal Rites) e di Emil (chitarrista nei Persuader e nei Savage Circus), quasi un segno del destino: anche lui dedito alle sei corde.
Tra gli Assailant ed i tre gruppi appena citati ci sono però ben poche somiglianze, se le basi poggiano su del Power, si sviluppano verso sonorità thrash e death, anche per il cantato di Peder Sundqvist, a ricordare gli Evergrey e (in misura minore) i Sentenced o la scena di Goteborg, anche se talvolta con un taglio ed un atteggiamento quasi Metalcore, sia nelle linee vocali sia per le ritmiche.
Già, i legami con il metal melodico gli Assailant se li sono lasciati dietro quando hanno abbandonato il precedente monicker Ecliptica, a favore di quello attuale, indubbiamente più indicato per le sonorità aggressive e frontali messe in campo, comunque accattivanti ed orecchiabili sulla spigliata opener "Lies" o su "Eternal", oppure maggiormente studiate come nel caso di "Edge Of Forever" e della conclusiva "My Awakening".
Una produzione piena e roboante (sentite ad esempio il drumming del bravo Patrik Larsson su "Mental State") è uno dei punti di forza di questo disco, certo una realizzazione non particolarmente semplice, sopratutto al primo ascolto, con qualche ripetizione ed alcune battute a vuoto di troppo, ma allo stesso tempo dotato d’interessanti sfaccettature.
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