Lo zolfo, un elemento comunemente associato alla figura del diavolo. L'aura malefica e demoniaca che lo circonda sembra calzare a pennello con i pugliesi
Zolfo e nella loro musica che troviamo in "
Delusion Of Negation", prima fatica della band edito da
Spikerot Records. Dopo la disturbante intro "
Neural Worm", si è gettati in un abisso fatto di riff pesanti e possenti, dominati dalle basse frequenze e da una pulsazione profonda e primitiva in cui è facile cogliere richiami a mostri sacri come Electric Wizard o Ufomammut, tanto per restare nei patri confini, in una miscela esplosiva capace di fondere il tiro dei riff con un gusto quasi psichedelico che caratterizza i brani: le canzoni infatti si svolgono con un andamento mutevole e propongono un minutaggio importante dove spesso viene lasciato ampio spazio alla componente strumentale, con ritmi più dilatati ma sempre pregni di quell'oscurità e di quella pesantezza instrinseca che lascia l'ascoltatore vigile ed attento durante l'ascolto. Notevole anche la prova vocale di
Dave, che con il suo scream sa perfettamente adattarsi ai vari mood della musica degli
Zolfo, rimanendo sullo sfondo e suonando come distante nei momenti più psichedelici ma tornando decisamente in primo piano quando la band decide di giocare (e suonare) pesante con un timbro a metà strada tra black metal ed hardcore. Difficile indicare con chiarezza quali siano i brani che meglio incarnano la visione musicale degli
Zolfo, ma dovendo sceglierne due indicherei la titletrack con il suo incipit acido e molto electricwizardiano che ben rappresenta lo spirito lisergico del gruppo, così come "
Inner Freeze" è un ottimo esempio di come la band possa suonare più diretta senza perdere la sua aura mefistofelica. Ottima anche la produzione, capace di suonare avvolgente e di dare il giusto spazio alle basse frequenze che sono parte essenziale del sound degli
Zolfo, così come ottima a valorizzare il grande apporto di
Piero alla batteria.
Per quanto mi riguarda, "
Delusion Of Negation" è un ottimo biglietto da visita per questa band pugliese che sin dai primi ascolti è riuscita a conquistarmi con la sua proposta musicale ed è un'ulteriore conferma di come la
Spikerot stia diventando un'etichetta sempre più valida e da supportare. Direi che per iniziare questo nuovo 2020 non c'è proprio male!
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