Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:46 min.
Etichetta:Silver Lining Music

Tracklist

  1. ARMED TO THE TEETH
  2. THE ATTITUDE
  3. PSYCHO WARD
  4. I AM WARFARE
  5. OUT WITH THE GARBAGE
  6. DRESSED UP FOR EVIL
  7. RIOT
  8. ONE WRONG MOVE
  9. LIP SERVICE
  10. THE END OF THE LIE

Line up

  • Fabio Alessandrini: drums
  • Jeff Waters: guitars, vocals, bass
  • Aaron Keay Homma:guitars
  • Rich Hinks: bass

Voto medio utenti

Come al mio solito, sarò molto tranchant nel giudizio.
Gli Annihilator, a fronte di due capolavori, un buon disco ed un paio di episodi sufficienti, hanno una discografia imbarazzante e costellata di album indegni persino di qualche band a livello demotapes.
Non stiamo certo parlando di problemi di esecuzione tecnica, Jeff Waters è un ottimo chitarrista, ma il songwriting latita a dir poco e negli ultimi anni specialmente, da "Schizo Deluxe" all'ormai penultimo "For the Demented" ha inanellato una sequela di lavori poverissimi di idee, piatti e basati unicamente sulla "botta" e sull'impatto di riff assemblati alla bell'è meglio ma che non hanno mai dato l'impressione di "vera canzone"; non gli ha dato una mano il buon Dave Padden che, con tutto l'affetto, è stato un frontman non all'altezza ma anche l'idea di riprendere il microfono da "Suicide Society" non ha dato i risultati sperati, così come accadde negli anni '90 con i vecchi "Refresh The Demon" e "King of the Kill", sebbene ammettiamo che il buon Jeff sia migliorato parecchio come cantante.

A fronte di tutto questo disastro, il nuovo "Ballistic, Sadistic" è probabilmente il disco migliore composto dagli Annihilator negli ultimi 20 anni.
No, non avete letto male ma ovviamente c'è l'inghippo, anzi ce ne sono due.

Il primo è che, come anticipato, buona parte dei dischi pubblicati in questo lasso di tempo sono talmente orridi (specie l'omonimo e "Metal") che fare di peggio pareva impresa decisamente ardua.
Il secondo...è un problema che per alcuni potrebbe non esserlo, d'altronde ho sempre letto buoni giudizi anche sugli aborti già citati, quindi figuriamoci... ma sinceramente è una cosa che per un gruppo che ha una certa storia come gli Annihilator mi da' fastidio ed al contempo tristezza.

Sapete perchè questo disco è notevolmente migliore del solito?
Perchè Jeff ha attinto piene mani alla sua vecchia discografia, copia/incollando intere porzioni di brani e rinominandoli in questo "Ballistic, Sadistic": non sto parlando di semplici autocitazioni (e pure queste, a mio avviso, in quantità massicce sarebbero fuori luogo) ma veri e propri plagi assemblati l'uno con l'altro.

Prendiamo "Psycho Ward", uno dei singoli per i quali è stato realizzato anche un video: anche il più sordo e smemorato può riconoscere con semplicità che non si tratta altro che di un melting pot di "Stonewall" e "Sounds good to me", tratti rispettivamente da "Never, Neverland" e "Set The World On Fire".
E grazie al ciufilo che i brani così vengono meglio!

Ma ha senso tutto questo?
"Lip Service", sul finire del disco, è un buon brano ma anche in questo caso si tratta di un bel mix tra "Knight Jumps Queen" e "21"...e vabbè.
Ma non finisce qui! Il break maideniano è lo stesso di "Epic of War", brano di "Carnival Diablos", solo che qui non c'è Joe Comeau a valorizzarlo appena termina, ma c'è la voce piuttosto piatta ed inespressiva di Jeff, peraltro mixata completamente frontale e schiaffata "in your face", cosa che invece poteva essere perlomeno sistemata in post produzione.

Lo stesso accade per "Riot", per l'iniziale "Armed to the Teeth" (altro singolo), per la pur carina "One Wrong Move", non parliamo proprio di "I am Warfare"...
Insomma, è' un susseguirsi continuo di "dove l'ho sentito questo?", "che pezzo era quest'altro?" e se uno avesse il tempo di rispulciarsi tutta la discografia temo che se ne troverebbero ancora ed ancora, con continui rimandi a "Set the World on Fire" per i brani più melodici e "Refresh the Demon" e "King of the Kill" per quelli più aggressivi, presi ed inseriti di sana pianta.

E si ritorna alla domanda iniziale: "ha senso tutto questo?"
Puo' bastare riciclare interi riffs della propria discografia per "comporre" un disco nuovo, senza dubbio per questo assolutamente superiore a tutto quanto fatto negli ultimi anni, e sopperire ad una ormai cronica mancanza di idee fresche o perlomeno diverse?

Per me no, assolutamente.
Poi ognuno si faccia l'idea che preferisce.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 31 gen 2020 alle 23:08

è un piacere rileggervi! (anche se i social si sono divorati negli anni i commenti in calce a recensioni e news)

Inserito il 31 gen 2020 alle 10:33

Il primo disco che ho preso era Carnival Diablos...da lì sono andato indietro ai dischi precedenti...mai avanti!!!

Inserito il 30 gen 2020 alle 09:38

Il trash è altrove, gli Annihilator lo hanno snmarrito da tempo immemore ormai.

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