Copertina 8

Info

Anno di uscita:2020
Durata:43 min.
Etichetta:Heavy Psych Sounds

Tracklist

  1. NOWHERE MAN
  2. UP AGAINST THE VOID
  3. KYUSS DIES!
  4. TURBONER
  5. FUCK IT
  6. WHEN DEATH COMES
  7. LISTENING TO THE DAZE
  8. SILVER TEQUILA / 666 MILES AWAY
  9. S.V.E.T.L.A.N.A.S.
  10. THERE'S NOTHING WRONG
  11. DEATH VAN TRIP
  12. IT'S YOU I DON'T BELIEVE
  13. OPTION FOUR
  14. DISEASE WITH NO CONTROL

Line up

  • Nick Oliveri: bass, vocals
  • Mike Pygmie: guitar
  • Mike Amster: drums

Voto medio utenti

Scrivo questa recensione pochi giorni dopo aver visto i Mondo Generator dal vivo al Blah Blah di Torino. Una gran bella botta di energia rock grezza e stordente, scariche adrenaliniche viscerali ma con quel pizzico di qualità che distingue le band di livello dalla massa dei buoni mestieranti. Una band in forma smagliante e convincente sotto tutti gli aspetti.
Però, la carriera discografica del progetto solista dell'icona Nick Oliveri (Kyuss, Queens of the Stone Age, Desert Sessions, Vista Chino, ecc.) è stata finora segnata da alti e bassi. A fronte di lavori brillanti come "Cocaine rodeo" o "A drug problem that never existed", ci sono episodi trascurabili e poco ispirati come "Dead planet" o "Dog food". Una caratteristica insita nel personaggio, sicuramente ribelle ed a volte autodistruttivo, egocentrico ed autoreferenziale, geniale e confuso.
Per il presente "Fuck It" il segaligno bassista si affida alla collaborazione di amici dalla provata e consumata validità: Mike Pygmie, chitarrista anche di John Garcia, ed il drummer Mike Amster (Nebula, Blaak Heat Shujaa). Ne viene fuori un disco sferzante dal principio alla fine, pieno di metal, punk, stoner e perfino scampoli di desert rock. I pezzi più caratteristici di Oliveri sono quelli che accentuano l'indole punkettara e selvaggia del musicista, quindi ne troviamo parecchi. Brevi, in-your-face, basilari e segnati dalla voce quasi isterica di Nick ("Turboner", "When death comes", "Disease with no control"), con la loro atmosfera rissaiola e distruttiva da overdose alcolica. Ma non mancano i riferimenti al passato stoner/desert, come le clamorose "Kyuss dies!" e "Fuck it" che possiedono tutto il groove ed il tiro irresistibile di quella storica e seminale formazione, oppure la più estesa "Silver Tequila/666 miles away" che ricorda molto il desert-rock spigoloso ed asciutto dei Fatso Jetson. Troviamo anche qualche sciabolata iper-metallica, con ritmiche quasi thrash, vedi la bombastica "Up against the void" che a Torino ha scatenato un pogo feroce, o il punk-core "S.v.e.t.l.a.n.a.s." cantato in coppia con la vocalist russa Olga Svetlanas (della omonima band con la quale Oliveri sta da poco collaborando). Verso la fine, c'è spazio anche per un episodio torbido e quasi post-metal come "Option four", dove Oliveri e soci cercano di sintetizzare le proprie disparate influenze. Black Flag, Black Sabbath, Kyuss, Motorhead, tutto triturato insieme in una pasta musicale appiccicosa e tagliente come un rasoio.
Senza dubbio, uno dei migliori dischi realizzati dai Mondo Generator. Completo, cattivo, ispirato, cazzuto, vario e senza cadute di tensione.
Ottimo colpo per la nostra Heavy Psych Sounds.

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