Nicola Sedda è un talentuoso singer cagliaritano, dotato di una notevole estensione vocale e di un ragguardevole background tecnico. “Since before creation” è il suo primo lavoro, un’autoproduzione curatissima, sia nell’artwork sia nei suoni, che ha il compito di introdurre nel nostro panorama musicale un personaggio che, giocandosi bene le sue carte, potrebbe fare strada in futuro. Gli otto brani proposti (il primo è una intro orchestrale) si muovono tutti tra il rock sinfonico e il metal, strizzano l’occhio soprattutto a Queen ed Angra e si mantengono su un terreno tutto sommato tranquillo, senza troppe accelerazioni. Importante il lavoro di chitarra e batteria (è elettronica ma nel complesso credibile), ma a farla da padrone in tutto il disco sono le tastiere e le orchestrazioni varie, di cui si occupa lo stesso Sedda con notevole abilità.
Che dire delle varie songs? Forse quello che penalizza di più questo lavoro è la sua eterogeneità: i brani sono stati composti in un lungo arco di tempo e registrati in due session ad un anno l’una dall’altra e questo non può non pesare. Episodi interessanti comunque ce ne sono: “I bless you all”, con le sue coralità vagamente gospel, oppure la delicata ballata pianistica “Far from heaven” (vicina a certe cose del progetto Virgo di Andrè Matos e Sascha Paeth), o ancora all’ottima “Painted on the wall”, in cui le sonorità gospel ricompaiono anche se senza cori.
La voce di Sedda interpreta tutto con intensità e convinzione, infilando anche qualche eccellente virtuosismo, che per quanto inusuale ad un primo ascolto, non stona però con il contesto dei vari brani. Tuttavia permane un non so che di incerto, di non ancora formato nella sua performance, che in alcuni punti cala sensibilmente di livello, non riuscendo la sua voce ad esprimersi come dovrebbe. Altro problema sembra essere l’inglese: la pronuncia di Nicola è ancora troppo “italiana” e anche la correttezza dei testi non è sempre impeccabile. Ovviamente sono cose di secondo piano, però occorre tenere presente che all’estero vengono notate tantissimo, tanto che noi italiani tendiamo spesso ad essere penalizzati per questo motivo.
“Since before creation” è comunque un lavoro di tutto rispetto: Nicola Sedda può essere soddisfatto di quanto fatto fin qui, e siamo sicuri che affinando ulteriormente il songwriting (alcuni episodi sono in effetti un po’ ingenui) e cercando di definire meglio la direzione in cui muoversi, potrà davvero dire la sua in un panorama musicale sempre più avaro di nuove leve…
Visitate il suo sito e chiedete direttamente a lui questo prodotto, penso che ne valga la pena!