Dio - Angry Machines (reissue)

Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2020
Durata:98 min.
Etichetta:BMG

Tracklist

  1. INSTITUTIONAL MAN
  2. DON’T TELL THE KIDS
  3. BLACK
  4. HUNTER OF THE HEART
  5. STAY OUT OF MY MIND
  6. BIG SISTER
  7. DOUBLE MONDAY
  8. GOLDEN RULES
  9. DYING IN AMERICA
  10. THIS IS YOUR LIFE
  11. JESUS MARY AND THE HOLY GHOST – STRAIGHT THROUGH THE HEART
  12. DON’T TALK TO STRANGERS
  13. DOUBLE MONDAY
  14. HUNTER OF THE HEART
  15. HOLY DIVER
  16. HEAVEN AND HELL
  17. LONG LIVE ROCK AND ROLL
  18. MAN ON THE SILVER MOUNTAIN
  19. RAINBOW IN THE DARK
  20. THE LAST IN LINE
  21. THE MOB RULES
  22. WE ROCK

Line up

  • Ronnie James Dio: voice
  • Tracy G: guitar
  • Jeff Pilson: bass
  • Vinny Appice: drums
  • Scott Warren: keyboard

Voto medio utenti

In piena epoca nu metal, il buon RJ Dio pubblica questo "Angry Machines" che ha fatto storcere il naso a parecchi suoi fans.
Il motivo è presto detto, le musiche del folletto italoamericano si discostano - sopratutto nei suoni - da tutta la precedente produzione risultando in parte più fredde, oscure, le chitarre sono più taglienti, l'immaginario fantastico abbandonato totalmente a favore di lyrics di denuncia contro la modernità rappresentata dal dominio delle macchine sull'uomo.
Credo però che dare un giudizio così sbrigativo sia irrispettoso nei confronti non solo di uno dei maggiori esponenti della nostra musica, la cui ugola da tenore prestato al Metal hanno fatto scuola, ma del disco stesso che a parere di chi scrive presenta degli spunti interessanti e merita di essere riscoperto.
L'influenza nu metal all'epoca dell'uscita del disco (1996) è stata inevitabile - si sentano le melodie di brani quali "Dying In America" o delle lente e potenti "Big Sister" e "Istitutional Man", ma perciò dire che siano pezzi brutti è una falsità, l'impronta di Dio è sempre presente solo va ricercata mentre sicuramente più vicina al classico sound della band sono brani quali "Don't Tell The Kids" uno speed metal che ricorda le vecchie "Night People" o "I Speed At Night" , così come degne di nota sono la complessa "Stay Out Of My Mind" con un lungo intermezzo di archi, fiati, campionature elettroniche e riff ribassati a donare un'atmosfera lugubre e la splendida ballad "This Is Your Life", forse la migliore scritta dal piccolo grande artista.
Bene ha fatto la Bmg, nel corso del decennale della morte del cantante, a ristampare gli ultimi 4 dischi del catalogo, un doveroso omaggio peraltro impreziosito dalla presenza di numerose bonus tracks, live, ben 12 in questo CD.
È proprio vero, le leggende non muoiono mai.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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