Sembra ieri quando, ignaro della grandezza e della sontuosità che era li al varco ad attendermi, sentii per la prima volta i Dark Tranquillity… ed invece, sono già passati quindici anni. Ed è proprio per questo compleanno speciale che sia i ragazzi di Gothemburg che la Century Media hanno dato alle stampe questo ottimo doppio dischetto. Il primo cd di ‘Eposures – In Retrospect And Denial’, contiene 12 songs della categoria “rare and previously unreleased”, spaziando da composizioni che per un motivo o per un altro sono rimaste fuori dalle releases ufficiali, oppure sono andate ad arricchire solo le limited editions, fino a contemplare materiale dei primissimi albori. È inutile che stia a sviscerare questo lavoro capitolo per capitolo, anche perché una volta date le coordinate di riferimento del periodo discografico, è facile immaginare a quale tipologia di composizione si può andare incontro. E così si ha l’opener ‘Static’, non inserita sull’ultimo ‘Damage Done’ o ‘The Poison Well’, presente solo per il mercato giapponese dello stesso dischetto; ‘In Sight’, ‘The Misery In Me’ e ‘Cornered’ (le prime due non inserite su ‘Haven’, mentre la terza presente solo per il mercato del sol levante); ‘No One’, esclusa da ‘Projector’ ed ‘Exposure’ presente nello stesso, ma nella versione limited edition. Caso diverso è per ‘Yesterworld’ ed ‘Unfurled Dawn’, direttamente risalenti a ‘A Moonclad Reflection’, EP del 1992(!) e per ‘Midwinter/Beyong Enlightement’, ‘Vernal Awakening’ e la conclusiva ‘Void Of Tranquillity’ addirittura risalenti al demo ‘Trail Of Life Decayed’, primissima era (1991) della band svedese, allora rabbiosa furia Black Metal (non so quanti di voi sanno che Stanne, l’attuale singer, fino al 1993 era solo il chitarrista, e che fino a quel momento le vocals erano state ad appannaggio di un tal Anders Friden). Il secondo dischetto racchiude in se circa 70 minuti di musica live, registrata durante lo show in Krakov (Polonia) nell’Ottobre 2002, estratto audio del fresco DVD “Live Damage”. A completare il tutto, si ha un ottimo booklet, con i testi delle songs del primo dischetto, una serie di foto anche dei primi periodi ed una interessantissima bio edita dal giornalista Chris Dick. Penso che sottolineare l’alto gradimento che questo doppio cd (fuori al prezzo di uno) possa generare nei fans dei DT sia cosa quanto meno superflua. Ottimo oggetto da collezione per completare, ad oggi, la discografia di una delle migliori bands mai partorite dalla cosiddetta New Wave Of Swedish Heavy Metal.
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