Lili Refrain è un’artista romana dedita alla musica rituale che dopo tre album pubblica il qui presente “
Ulu”, un ep di 22 minuti suddiviso in tre atti.
È difficile dare una definizione della musica di
Lili Refrain, ma si può provare a descriverla.
Il primo atto “
Gula”, è un mantra di attesa, che serve a creare l’atmosfera giusta per mandare la nostra Lili in estasi mistica, e siamo dalle parti di un folk/ambient nordico sul quale la nostra, come un’antica sciamana, recita in una lingua a me sconosciuta, forse emettendo solo fonemi, conducendo al secondo atto “
Terra 2.0”, dove fa il suo esordio la chitarra elettrica che duetta con i vocalizzi di Lili, prima di diventare psichedelia pura, supportata da una parte ritmica da rituale sabbatico. La sciamana è nel pieno dell’esperienza mistica, le erbe allucinogene fanno effetto, si danza intorno al fuoco, sotto le stelle di una notte senza fine, forse siamo sul tetto del mondo, nel lontano Tibet, tante sono le suggestioni che la musica ispira, al punto che ci sono echi di
Lisa Gerrard e non è un caso che la nostra Lili sia molto apprezzata da quel
David Tibet, guru della musica rituale con i fondamentali
Current 93.
“
Mul” chiude il rituale, come un eco che va a spegnersi.
I 22 minuti di “
Ulu” sono una vera e propria esperienza sensoriale, chiudere gli occhi e lasciarsi andare vi farà fare un viaggio decisamente profondo.
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