Partirei dicendo che questo disco mi ha deluso particolarmente, perchè non era assolutamente quel che mi aspettavo: mi aspettavo un disco Death Metal, come recita il negozio online della
Frontiers. Anche se devo essere sincero, sarebbe stata la prima volta che ascoltavo death metal da un’etichetta dedita a tutt’altre sonorità, ma ho voluto comunque provare. L’unica cosa di VAGAMENTE death è uno sporadico growl maschile in un banalissimo duetto con la voce di (un’altra) fatina dai capelli blu, ora pare vadano di moda.
I brasiliani
Semblant propongono un banalissimo (daje) gothic-power, che probabilmente sono convinti che sia qualcosa di nuovo e super originale. Quindi indovinate un po’ qual è l’elemento banale che mancava nella mia descrizione della musica metal bella bruttoccia degli ultimi anni? Esatto! gli inserti elettronici e gli spezzoni di film anni ‘80!
Però “incredibilmente” ogni album ha un assolo veramente ottimo e di spessore, a cura di
Juliano Ribeiro.
Io lo ripeto perchè non so che altro scrivere di questo disco, la parola che meglio accompagna l’ascolto di “
Obscura” è “BANALE”: banali le melodie, banale la già citata alternanza di voce maschile e femminile, banale il modo in cui viene utilizzata, banali sono le atmosfere che si creano, banali le armonizzazioni delle tastiere e banale e anonimo il drumming di tale Thor, che solo per questo originalissimo nickname, che già stava male sul cane di Hagrid, andrebbe lapidato, con tutto il rispetto.
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