Curioso che due progetti paralleli di due membri diversi degli
Haken abbiano monicker tanto simili. Se da una parte abbiamo infatti i promettentissimi
Nova Collective di
Richard Henshall, ecco dall’altra i
Novena del cantante
Ross Jennings, impegnato in questa sede a impreziosire le riuscite composizioni del mastermind
Harrison White.
“Eleventh Hour” è senza dubbio un album piacevole, solido e accessibile nonostante la generosa durata media delle composizioni. Quello che manca è però il “colpo di genio” che renda questa formazione davvero essenziale e non solo l’ennesimo combo progressive rock/metal.
Alcuni brani riecheggiano i sopraccitati Haken (
“22:59”, “Lucidity”, ”The Tyrant”) con quel
twist dato dalla vocalità brutale di
Gareth Mason. La melodia regna comunque sovrana, ben riconoscibile tanto negli episodi esotici (
“Sun Dance” o l’ottima
“Corazòn”) quanto nei brani più
easy (
“Disconnected”) e lineari (
“Sail Away”).
Tutte queste caratteristiche vengono infine messe a sistema - ed elevate all’ennesima potenza - nella conclusiva
“Prison Walls”, groovy all’inizio ma presto claustrofobica alla maniera dei
Fates Warning o dei
Pain Of Salvation, con tanto di coda dal respiro cinematografico.
È presto per parlare di “next big thing”, ma le premesse sono più che buone e la strada è sicuramente quella giusta.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?