Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2006
Durata:44 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LEAVING ALL BEHIND
  2. A SIGN FAR BEYOND
  3. NEVER AGAIN
  4. FOREVER UNBOUND
  5. SEEN THROUGH TIME
  6. WAKENING
  7. RELEASING THE SHADOW
  8. NO CHANCES LOST

Line up

  • Michael Gremio: vocals, bass
  • Chris Petersen: guitars
  • Bill Hudson: guitars, keyboards
  • Valentin Rakhmanov: bass
  • David Dahir: drums

Voto medio utenti

Statunitensi, da Omaha - Nebraska, i Cellador si fanno portavoce di un Power & Speed Metal di derivazione tipicamente europea, diciamo proiettati su quella linea temporale che porta dagli Helloween, agli Stratovarius e quindi ai Sonata Arctica, il tutto ipervelocizzato, anche se non ai livelli dei DragonForce.

"Data... warp three... engage!"

Certo, non è facile reggere il confronto con Kiske e nemmeno con Kotipelto, inoltre il vocalist Michael Gremio, che si propone quasi sempre sulle tonalità più alte, offre poche variazioni e finisce per non convincere del tutto, mentre fa sicuramente di meglio la coppia di axemen, Chris Petersen e Bill Hudson, talvolta prolissa comunque sicura ed efficace, senza venire mai prevaricati dalle tastiere.
Come intuibile si inizia a correre sin da "Leaving All Behind" e poi si prende ad accelerare già con "A Sign Far Beyond" (con refrain alla Edguy) e "Never Again" (variata da un tocco maideniano) fino a "Releasing The Shadow". Al loro confronto "Forever Unbound", nel suo inizio alla Gamma Ray (richiamati anche su "Wakening") con uno sviluppo simil Hammerfall, e la conclusiva "No Chances Lost", per quel suo coro helloweeniano, sembrerebbero quasi rallentare i ritmi.
Appunto: sembrerebbero. Superati ampiamente i limiti di velocità, i Cellador non riescono ad evitare gli ostacoli usuali per un gruppo all’esordio: la mancanza di personalità e l’eccessivo rifarsi a formazioni già affermate.
La maggior parte delle canzoni di "Enter Deception" era già presente sul loro precedente demo, quel "Leaving All Behind" che li aveva portati al contratto con la Metal Blade, pertanto da ora in poi, fatta piazza pulita con il passato e vista la giovanissima età dei membri del gruppo, si può pensare che in futuro possano far di meglio.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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